L’Antitrust ha dato il via ad un’indagine su Mondo Convenienza per accertare la consegna di prodotti difettosi e danneggiati ai clienti.
Per anni è stato il negozio di mobili e complementi più scelto dagli italiani che volevano arredare la propria casa spendendo poco. Sfogliando i cataloghi patinati consegnati direttamente a domicilio o tramite lo store online sono state centinaia le famiglie italiane che hanno richiesto i prodotti venduti dall’azienda. Arredi che, in molti casi, a sentire i clienti, sono stati consegnati con difetti o danni.
Quindi dopo una serie di reclami e di denunce da parte dei consumatori scontenti è intervenuta l’Antitrust. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso di vederci chiaro ed ha avviato un’istruttoria che ha portato Mondo Convenienza nel caos.
Non solo prodotti difettosi. Nella lente di ingrandimento dell’Antitrust ci sono anche ritardi nelle consegne, richieste di penali a carico dei clienti nonostante accordi diversi e scarsa assistenza post vendita.
L’istruttoria aperta il 4 ottobre 2023 non è la prima. L’Antitrust era già intervenuta nel 2021 a proposito dei ritardi sulla consegna dei beni comprati dai clienti e sui messaggi informativi che reclamizzavano i prodotti, giudicati poco chiari. L’indagine si concluse con una promessa da parte dell’azienda di mettersi in regola, ma a quanto pare le problematiche riscontrate dai clienti due anni fa ci sono ancora.
Nel dettaglio, stavolta i controlli dell’Antitrust interessano “condotte illecite nelle fasi di consegna e di montaggio dei mobili e anche nei servizi post-vendita”. L’istruttoria è stata aperta in seguito ad una denuncia formale dello scorso aprile presentata dall’associazione di consumatori Altroconsumo.
Altroconsumo aveva ricevuto centinaia (oltre novecento per essere precisi) di lettere di reclamo da parte di clienti scontenti. Sia per la qualità dei prodotti Mondo Convenienza, per problemi di montaggio degli stessi, ma anche perché in tanti casi non corrispondevano a quelli effettivamente richiesti.
Non solo, i clienti hanno anche lamentato una non tempestiva e idonea assistenza post vendita da parte dell’azienda. Che addirittura, in alcuni casi, avrebbe ostacolato la possibilità di avvalersi della garanzia di conformità. Quindi i funzionari dell’Autorità guidata da Roberto Rustichelli hanno svolto un’ispezione nella sede amministrativa di Iris Mobili che detiene il marchio, con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.
La notizia è stata salutata con soddisfazione dall’Unione Nazionale dei Consumatori che chiede un chiarimento veloce delle responsabilità dell’azienda. Da parte loro, i vertici dell’azienda, che ha 48 punti vendita in Italia e 3 in Spagna, hanno dichiarato di essere a posto. E che dimostreranno nelle sedi competenti la loro correttezza.
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