Esistono dei casi in cui si può evitare di pagare la multa anche se è sempre opportuno valutare la convenienza della scelta.
A volte le multe sono “scontate” anche fino al 50% se si pagano subito, e alla fine la sanzione costa di meno che l’avvio di una procedura legale o di un ricorso. Ma giustamente potremmo essere sicuri di non aver violato nessun articolo del codice della strada e, magari anche solo per principio, non voler tirare fuori nemmeno un euro.
L’unica cosa da ricordare è che se si sveglie di fare ricorso non si dovrà pagare la multa. Infatti dopo aver pagato per Legge non si può più fare opposizione.
Quali sono i motivi per cui è possibile non pagare una multa
Esistono vizi formali e vizi sostanziali per cui una multa diventa illegittima e dunque il proprietario del veicolo può non pagare la sanzione.
Se ci sono dei vizi formali è una bella notizia perché in pratica la multa è nulla. Al tempo stesso però servirà comunque l’aiuto di un professionista che sappia riconoscerli e ottenere l’annullamento della multa.
Alcuni dei vizi formali più frequenti sono:
- notifica della multa, che non deve avvenire oltre i 90 giorni dalla data dell’infrazione;
- l’invio della multa deve avvenire per posta raccomandata;
- la multa è annullabile perché non c’è scritto il nome dell’agente che ha rilevato la sanzione;
- se l’agente che ha fermato il conducente non mette nella multa le sue generalità;
- se nel verbale ci sono dati anagrafici non corretti o il numero di targa sbagliato.
Esistono poi dei vizi sostanziali che possono essere sfruttati per ricorrere al Giudice. Dunque in questi casi la multa è valida ma si può fare ricorso. I casi più comuni sono quelli degli autovelox non regolamentari. Tra l’altro l’aggiornamento al Codice Stradale tutela di più i conducenti rispetto al passato. Infatti gli autovelox devono essere adeguatamente segnalati e non solo: devono trovarsi in luoghi dove è realmente necessario (perché l’alta velocità sarebbe pericolosa) e non in punti strategici individuati dalle Amministrazioni solamente per fare cassa.
Esistono poi altri motivi “salvavita” per gli automobilisti che desiderano annullare una multa, che in passato venivano considerati molto di meno. Oltre agli errori nei dati anagrafici, ad esempio, anche l’invio della multa dopo che il proprietario ha venduto il veicolo. Oppure errori nell’indicazione dell’articolo inerente all’infrazione. Per esempio può essere un articolo sul divieto di parcheggio negli spazi dedicati ai disabili quando invece l’infrazione è stata di sosta in un altro luogo, seppur vietato.