Multa divieto di sosta: quando si può contestare e come si fa

A seconda dei casi si può procedere alla contestazione di una multa per divieto di sosta: ecco quando conviene eseguire la procedura.

Le multe sono una delle sorprese più spiacevoli per gli automobilisti di tutto il mondo. Tra quelle più comuni ci sono sicuramente le sanzioni per divieto di sosta, anche perché c’è una certa tendenza dei guidatori di effettuare la “sosta selvaggia“. Di norma non si può fare altro che pagare il verbale ma in alcuni casi si può contestare.

Multa divieto sosta quando contestare e come si fa
Quando è possibile contestare la multa per divieto di sosta – Roma-News.it

Se alla visione della multa si sospetta la presenza di un errore c’è la possibilità di passare alla contestazione. Bisogna ricordare che in presenza di un dettaglio errato o mancante non basta semplicemente non pagare ma si deve agire in un determinato modo per ottenere l’annullamento. Vediamo quindi come comportarci quando si figura uno scenario di questo tipo.

Come e quando contestare una multa per divieto di sosta

Per procedere alla contestazione di un verbale per divieto di sosta bisogna che al suo interno ci sia un evidente errore, di forma o di sostanza. In particolare si tratta della mancanza o dell’incompletezza dei seguenti dati:

Quando contestare la multa per divieto di sosta
È possibile contestare la multa per divieto di sosta – Roma-News.it
  • Data completa, orario e luogo della violazione;
  • Norma violata e sanzione;
  • Generalità del guidatore o del titolare del veicolo se la multa non è stata fatta di persona;
  • Tipo di veicolo e targa;
  • Indicazioni sui metodi di opposizione e sull’autorità a cui ci si può rivolgere.

Per quanto riguarda il divieto di sosta, si parla di vizio di sostanza nel momento in cui non è possibile vedere correttamente il cartello apposito. Lo stesso vale per la notifica del verbale all’ex proprietario del veicolo, nonostante un adeguato passaggio di proprietà. Un altro difetto di sostanza riguarda anche il fatto che la contravvenzione non sia avvenuta oppure il comportamento non ha infranto il Codice della Strada.

Si ricordi anche che le multe non riguardanti la sosta nelle o vicino le zone a pagamento non possono essere fatta dagli ausiliari del traffico, che possono rilasciare un pre-verbale. Infine la notifica deve avvenire entro 90 giorni indipendentemente dall’avviso di cortesia rilasciato sul veicolo.

In caso di errori quindi è idoneo presentare la propria contestazione tenendo presenti le modalità previste dalle legge. Queste sono due e alternative: ricorso al Prefetto entro 60 giorni, con costo a carico della raccomandata a/r da inviare; ricorso al Giudice di pace entro 30 giorni con un costo fisso di 55 euro. Per procedere bisogna allegare alla domanda i dati personali, il verbale e le prove dell’effettivo errore.

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