Una storia antica e misteriosa, la spada nella roccia, ma per vederla con i propri occhi non occorre andare lontano, si trova in un luogo affascinante.
Le antiche saghe del ciclo di Artù narrano di una spada magica che il re estrae da una roccia e con la quale affronta i suoi nemici. Secondo alcuni si tratta della spada Excalibur per altri sono distinte, ma qual che conta è il fascino e il mistero della leggenda.
Queste storie riportano al mondo bretone, ad antichi cavalieri, maghi e regine, all’Inghilterra del passato, a terre lontane. Oppure, per gli appassionati di Walt Disney, al film di animazione che racconta la storia del giovane aspirante scudiero che estraendo la spada diventa re, acclamato da tutti. Eppure le leggende sulla spada, come molte altre, hanno un fondo di verità e per scoprirlo è sufficiente andare, in Toscana in un luogo solitario e misterioso.
La spada nella roccia non è troppo lontana, in un angolo di Toscana
Montesiepi un luogo solitario, tra Siena e Grosseto immerso in vallate verdi e boschi silenziosi, qui si trova un’antica abbazia cistercense dedicata a San Galgano, ormai abbandonata e in gran parte diroccata. Nelle adiacenze c’è una piccola cappella che ospita una reliquia, meta di pellegrinaggi e racconti, proprio nell’eremo dove visse il santo nel XII secolo.
La storia narra del cavaliere Galgano Guidotti che dopo una vita dissoluta si ritirò nelle colline di Montesiepi dove cambiò radicalmente esistenza. Nell’edificio isolato dove visse come eremita, conficcò la sua spada nella roccia, per farne una croce e pregare ogni giorno davanti ad essa. Molti provarono ad estrarla senza riuscirci e si dice che un ladro fu addirittura sbranato dai lupi nel tentativo.
Questo luogo incantato si trova nel territorio del Comune di Chiusdino, in provincia di Siena. Proprio dove il cavaliere, diventato poi santo, rinunciò alla sua vita precedente per la preghiera e l’eremitaggio. Secondo alcuni studiosi si tratta solo di un racconto fantasioso, eppure recenti rilevazioni hanno datato proprio al XII secolo la costruzione della spada, come dimostrano il materiale utilizzato per la realizzazione dell’arma, il suo stile e la sua foggia.
L’eremo dove è custodita la reliquia, oggi protetta da una teca, è visitabile tutti i giorni dal mattino fino al tramonto e si trova proprio nelle adiacenze dei resti dall’abbazia dedicata al santo. Di questa ne restano solo parte delle pareti e alcune volte, ma il complesso delle rovine a cielo aperto conserva tutto il suo fascino e suggestione.