Pacchetto lavoro al vaglio del Governo: tutte le misure in aiuto degli italiani

Le novità del pacchetto lavoro a cui il Governo Meloni sta lavorando? Facciamo una rapida carrellata delle possibili misure in arrivo.

L’esecutivo è sta cercando di fare il punto sul cosiddetto Pacchetto Lavoro, cioè su una serie di misure volte ad agevolare imprese e famiglie che saranno in parte inserite nella Legge di Bilancio 2024 e in parte saranno il corpus di un decreto legge apposito. L’obiettivo del Governo Meloni è di rendere fruibili tutte queste novità tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024.

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Il Governo Meloni è al lavoro per la definizione del Pacchetto Lavoro – Foto Ansa – roma-news.it

I temi al vaglio sono quelli che hanno caratterizzato la campagna elettorale dei vari schieramenti che ora siedono a Palazzo Chigi. Si va dal taglio del cuneo fiscale alla riforma dell’Irpef e delle pensioni, dalla flat tax ai bonus passando per il rinnovo dei contratti pubblici e le nuove regole per lo smartworking. Vediamo tutto nel dettaglio.

Le novità del Pacchetto Lavoro

Si dovrà attendere la definizione di tutti i provvedimenti che al momento sono ancora oggetto di discussione, e per sapere cosa davvero entrerà nella bozza definitiva del decreto legge, e quello che andrà direttamente nella Legge di Bilancio occorrerà aspettare almeno la fine dell’anno. Ma secondo le prime indiscrezioni sono questi i prossimi obiettivi del Governo Meloni.

Tra le misure allo studio per il prossimo anno c’è la conferma del taglio del cuneo fiscale potenziato per i lavoratori dipendenti pubblici e privati, che prevede un esonero contributivo del 6% per i redditi fino a 35.000 euro e del 7% per i redditi fino a 25.000 euro.

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Governo Meloni, le misure al vaglio dell’esecutivo su lavoro e pensioni – Foto Ansa roma-news.it

Per quanto riguarda la riforma degli scaglioni Irpef l’esecutivo sta valutando la rimodulazione su tre aliquote (ora sono quattro) ripartire così: fino a 28mila euro aliquota del 23%, tra i 28mila e 50mila euro aliquota del 35% e oltre i 50mila euro aliquota del 43%. Ai lavoratori con partita IVA dovrebbe essere confermata la flat tax incrementale. Per quelli in regime forfettario la flat tax prevede l’aliquota agevolata del 15% per i redditi fino a 85mila euro. I lavoratori dipendenti potrebbero godere della tassazione agevolata al 5% sui premi di produzione fino a 3.000 euro fino alla eliminazione totale in base alla riforma fiscale 2023.

Novità anche per i contratti del pubblico impiego che dovrebbero essere rinnovati adeguando gli stipendi all’inflazione. I lavoratori potrebbero godere anche di un bonus dell’1,5% sullo stipendio. E di Fringe benefit potenziati per i dipendenti con figli. Mentre pare confermato l’ex bonus Renzi per i redditi fino a 15mila euro. Che sale a 28mila euro solo per chi ha certi requisiti. Il congedo parentale potrebbe arrivare all’80% per massimo un mese fino al sesto anno di vita del figlio. O fino al secondo anno di vita nella misura del 100% della retribuzione. Potrebbe essere confermato anche lo smart working con una riforma strutturale ad hoc. Infine, tra gli incentivi per le imprese è già stato confermato quello per chi assume coloro che percepiscono l’Assegno di inclusione e il Supporto formazione e lavoro.

Novità sulle pensioni

Sul fronte pensioni è previsto un aumento dello 0,8% a dicembre 2023, con sistema a scaglioni per tutti gli assegni con l’anticipo del meccanismo di rivalutazione. Ci potrebbe essere anche un taglio parziale del 3% agli adeguamenti delle pensioni più alte. A partire da quelle che superano cinque volte l’importo minimo. Potrebbe invece slittare l’aumento delle pensioni minime. Mentre si va verso la conferma di Opzione donna, APE sociale e Quota 103.

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