Cosa succederà alle pensioni minime il prossimo anno? Ci saranno i tanto attesi aumenti? La premier Meloni ha parlato chiaramente.
Anche se in leggera discesa, l’inflazione continua a mordere le tasche degli italiani, in particolare quelle delle fasce più deboli della società. C’è chi cerca di rispondere alla raffica di aumenti riducendo gli acquisti per non impoverirsi troppo e tornano utili anche le iniziative per calmierare i listini su un paniere di prodotti scelti avviate in decine di migliaia di punti vendita.
Tra le fasce a reddito più basso rientrano ovviamente anche coloro che percepiscono l’importo minimo dell’assegno Inps. Sul fronte delle pensioni minime giungono però buone notizie da parte di Palazzo Chigi. Esaminiamole più nel dettaglio.
Pensioni minime: di quanto aumenteranno nel 2024
Innanzitutto a dicembre ci sarà l’anticipo della rivalutazione all’inflazione dello 0,8%. Rivalutazione che sarà piena, al 100%, per le pensioni di importo fino a 4 volte quello minimo. Per le pensioni minime è previsto anche un altro aumento, già introdotto nel 2023 e che sarà riconfermato anche per la prossima annata.
La conferma dell’ulteriore aumento per i pensionati al minimo nel 2024 è arrivata per bocca della premier Giorgia Meloni, che l’ha ufficializzata nel corso della conferenza stampa per la presentazione della manovra di Bilancio 2024.
La pensione minima nel 2023 ammonta a 563,74 euro. I pensionati che percepiscono un assegno di questo valore già dal prossimo mese dicembre riceveranno un aumento pari allo 0,8%. Un aumento corrispondente alla differenza tra l’inflazione reale del 2023 (8,1%) e l’inflazione ipotizzata a inizio anno (7,3%). Di solito la perequazione avviene nel mese di gennaio di ogni anno. Quest’anno però la compagine governativa ha deciso altrimenti, anticipandola. Perciò l’aumento arriverà nelle tasche dei pensionati già con l’assegno di dicembre 2023.
L’aumento sarà ancora maggiore per una specifica categoria di pensionati al minimo. Parliamo degli over 75, per i quali, ha dichiarato il Presidente del Consiglio Meloni durante la conferenza stampa di lunedì 16 ottobre, è «confermata la super rivalutazione delle pensioni minime».
Quest’anno le pensioni minime sono state solo adeguate all’inflazione (il cui tasso era pari al 7,3%), ma non solo. Per loro c’è stato un ulteriore incremento dell’1,5%. I titolari di una pensione minima che hanno più di 75 anni invece di questo ulteriore aumento dell’1,5% hanno beneficiato di una pensione aumentata del 6,4%. In questo modo per gli over 75 le pensioni minime hanno raggiunto quota 600 euro.
Ancora non è chiaro se queste aliquote sono destinate ad essere replicate. Per averne la certezza occorrerà attendere la definitiva stesura della prossima manovra di Bilancio.