Cambiano i Governi ma non le criticità del Paese, anche nel comparto pensioni, dove le ultime novità non rassicurano i contribuenti.
I soldi non ci sono, è una notizia che ormai sentiamo tutti i giorni, e che ci fa capire che (anche) questo Governo non sarà in grado di risolvere problematiche annose, che oltre a non migliorare si stanno incancrenendo. Giorgia Meloni ha fatto qualcosa di nuovo con la Manovra di Bilancio, cercando di aiutare le donne e mamme lavoratrici, facendo accollare allo Stato i contributi, ma solo dal terzo figlio in poi, in pratica.
Questo perché la volontà è di incentivare le nascite, crollate negli ultimi anni. Ma come si fa a creare una famiglia numerosa se le incertezze iniziano già al primo anno di vita e proseguono fino all’età della pensione? E proprio in questo senso sono arrivate pessime notizie.
Cosa cambia per i pensionati con la manovra 2024, e chi è che non vedrà gli aumenti
A causa dell’aumento dell’inflazione gli assegni pensionistici stanno vedendo qualche aumento, e le cifre vengono stabilite in base ai valori attuali e previsti.
Fino ad oggi, con una media dell’inflazione intorno all’8%, la rivalutazione degli assegni è stata del 100% – per quelli fino a 4 volte il minimo – e per gli scaglioni al di sopra (tra 4 e 5 volte il minimo) dell’85%. Per coloro che prendono tra 5 e 6 volte il minimo gli aumenti sono stati al 47% e a calare fino alle pensioni più alte. “La rivalutazione nel 2024 delle pensioni tra 4 e 5 volte il minimo passerà dall’85% al 90% e alcune stime parlano di aumenti per le pensioni minime, ma per le persone con più di 75 anni.”
La Manovra è ancora in discussione e i continui cambiamenti e balzelli rimbalzano tra le notizie divulgate agli italiani. Le pensioni, anche con molti ri-calcoli complessi e contorti, non trovano soluzioni che possano accontentare né chi nel 2024 dovrà accedere al riposo dopo una vita trascorsa al lavoro né i giovani che probabilmente dovranno attendere almeno 70 anni per vedere l’assegno di pensione di vecchiaia.
Se le cose rimanessero così, oltre alla conferma dell’Opzione Donna (ma con 1 anno in più per accedere), della quota 103 che diventa 104 e dell’Ape Sociale, gli aumenti delle pensioni potrebbero essere “una beffa” per alcune categorie di contribuenti.
È previsto infatti un leggero aumento dall’85% al 90% per le pensioni tra 4 e 5 volte il minimo, ma chi percepisce oltre 10 volte il minimo la rivalutazione addirittura sarà in discesa, dal 32% al 22%.