Quali sono tutte le detrazioni che i lavoratori possono sfruttare per ammortizzare il pagamento delle imposte? Ecco quelle meno conosciute
Quando si effettua il calcolo delle imposte da pagare annualmente allo stato il primo pensiero è legato all’applicazione delle aliquote Irpef al reddito; attualmente sono quattro e differenziate proprio in base all’importo reddituale annuo (la RAL). Ma il valore totale delle tasse è frutto anche di una serie di possibili detrazioni che consentono, qualora trovino applicazione, di andare ad ammortizzare l’importo finale.
Si tratta di somme che lo stato riconosce per la posizione fiscale ma anche per quella familiare del lavoratore e non tutti le conoscono o hanno un quadro chiaro di quali siano e di quanto sia il loro ammontare complessivo. Cerchiamo di capire meglio cosa sono le detrazioni da lavoro dipendente.
Questa tipologia di detrazioni vengono applicate ai rapporti lavorativi di tipo subordinato e l’importo risultante è presente sulla dichiarazione dei redditi e viene sottratto al totale delle imposte che bisognerà versare. Il modo migliore per capire in quale modo tali detrazioni vengano applicate è quello di controllare la busta paga mensilmente verificando i singoli importi riportati sul cedolino. Vi si troveranno anche le detrazioni per lavoro dipendente, che vanno ad abbassare l’Irpef legato al reddito e che aumentano più il reddito è basso.
Al di sotto dei 28mila euro si potrà trovare in busta paga il cosiddetto trattamento integrativo al reddito, un contributo erogato mensilmente e che di fatto rappresenta l’importo andato a sostituire il precedente bonus di 80 euro. Il calcolo delle detrazioni da lavoro dipendente si effettua mediante una precisa formula matematica.
Per il lavoratore non è così semplice fare questo calcolo ma è importante che sia consapevole del fatto che la detrazione può essere applicata entro delle soglie minime e massime e che al di sotto di alcune soglie minime potrebbero essere applicate delle maggiorazioni. Tali soglie sono 1.880 euro per i redditi fino a 15mila euro e 1.910 euro per i redditi fino a 28mila euro; all’importo verrà poi sommata una maggiorazione derivante da un calcolo legato alla RAL effettiva.
Per quanto riguarda i redditi compresi tra 28mila e 50mila euro il calcolo è differente ma tiene ugualmente in considerazione la retribuzione annua lorda percepita dal singolo lavoratore. Infine sono previste, per i redditi inferiori a 15mila euro, alcune specifiche erogazioni legate al tipo di rapporto di lavoro. Ovvero 1380 euro per i lavoratori a tempo determinato e 690 euro per quelli a tempo indeterminato.
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