I giorni di assenza a scuola possono portare alla bocciatura automatica degli studenti? Dipende da una serie di fattori, ma il rischio è concreto.
Nella carriera di un alunno della scuola media o superiore è importante non solo il tempo trascorso sui libri a studiare le varie lezioni del programma scolastico ma anche il tempo trascorso in classe. Infatti occorre essere presenti e frequentare fisicamente le lezioni a scuola. Certo, nel periodo della pandemia si è ovviato al problema di non potersi radunare in aula con la DAD, la didattica a distanza, ma comunque valeva anche in quel momento la regola della presenza.
Se si supera un dato ammontare di ore di assenza dalle lezioni può scattare la bocciatura automatica. Sembra una banale ovvietà che i giovani che si iscrivono per frequentare una qualsiasi scuola, sia essa una scuola media, un istituto superiore tecnico oppure un liceo, vogliano frequentare le lezioni, ma non è sempre così. Non solo noia o paura delle interrogazioni, spesso a impedire la frequenza delle lezioni può essere una malattia. Come ci si regola, allora?
Quanti giorni di assenza a scuola sono tollerati e quanti portano al rischio della bocciatura
Ovviamente nell’arco dell’anno possono esserci tanti motivi che portano gli studenti a non frequentare le lezioni. E chiaramente la regola è abbastanza flessibile, nel senso che sono concesse delle assenze giustificate agli alunni che non comportano alcuna conseguenza nella valutazione finale e quindi nell’eventuale promozione. Però se si supera una certa soglia il rischio di essere bocciati diventa più che concreto.
Il Ministero dell’Istruzione e Merito ha riconfermato le regole stabilite in precedenza quindi non si assiste ad una modifica rispetto all’esecutivo precedente. Anche il Governo Meloni ritiene che gli studenti che superino un certo numero di assenze dalle lezioni in classe possano essere bocciati. Ma in sostanza, quanti giorni di assenza si possono fare?
Gli studenti devono frequentare almeno tre quarti dell’orario annuale stabilito dall’istituto. Prendiamo come esempio un totale annuale di ore pari a 1200. Dato che il minimo delle ore di presenza a scuola per assicurare la validità dell’anno scolastico è pari a 3/4 si calcola in 900 ore il tempo minimo di presenza in classe. Se non si frequenta per almeno 900 ore si rischia la bocciatura e non si può passare alla classe successiva.
In questo caso non si possono superare le 300 ore annuali, sempre prendendo in riferimento il suddetto orario annuale personalizzato obbligatorio, che sono equivalenti a 50 giorni di assenza dalle lezioni. Ovviamente non sempre ci si assenta per l’intera giornata ma solo per alcune ore, ecco perché abbiamo diviso i due conteggi. Quando i docenti ritengono che l’ammissione allo scrutinio è a rischio comunicano la notizia delle assenze ai genitori.
Naturalmente ci sono dei casi per cui sono previste delle deroghe, come per gravi motivi di salute, di famiglia o personali e la partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal CONI.