Sigarette, aumenti delle accise sul tabacco: quanto costeranno dal prossimo gennaio

Lo Stato sta per aumentare ulteriormente il prezzo di sigarette e tabacco, perché ancora salgono le accise?

In Italia in media dovrebbero esserci circa 10 milioni di fumatori, ognuno dei quali spende una somma relativamente importante per il vizio delle sigarette. Lo Stato secondo un’analisi nel 2021 ha incassato 14,4 miliardi di dollari, si parla di cifre esponenziali.

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Sigarette, aumenti delle accise sul tabacco: quanto costeranno dal prossimo gennaio-Roma-news.it

Nel passare degli anni il consumo delle sigarette in Italia è risultato in diminuzione, anche grazie all’avvento delle sigarette elettroniche e ciò ha portato a un aumento del prezzo del tabacco. Nel 2007 un pacchetto costoso più del normale veniva 4€, il rincaro delle accise sul tabacco dopo il 2007 è andato di anno in anno maggiorandosi di 10 centesimi, arrivando ad oggi con un aumento pari a 1€ circa per ogni pacchetto.

Accise sul tabacco in aumento, ecco i motivi e le legislazioni

Il fumo è il principale fattore di rischio della salute degli esseri umani che causa morti premature e disabilità. Naturalmente incide anche sulle finanze, questo un fattore da non sottovalutare. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ritiene che la tassazione del tabacco è l’arma migliore per ridurne il consumo e l’avvicinamento dei giovani ad esso.

Dunque il prezzo delle sigarette sta per aumentare di nuovo a partire dal 1 gennaio del prossimo anno. Il Governo starebbe aumentando il prezzo per ristabilire l’equilibrio della Legge di Bilancio, informando che i rinnovi contrattuali PA, sanità, missioni internazionali e di difesa sarebbero coperti anche con l’accise del tabacco. In totale il Governo dovrebbe aumentare l’incasso di 1 miliardo di dollari secondo i loro calcoli.

Le leggi e le cause dell'aumento delle accise sul tabacco
L’ aumento delle accise per il fumo, cosa succederà a breve – Roma-news.it

Il comma 122 dell’articolo 1 della legge n.197 del 29 dicembre 2022 prevede il rincaro del tabacco: nel 2023 è arrivato a 28€ per 1000 sigarette, nel 2024 dovrebbe arrivare a 28,20€ e nel 2025 a 28,70€ per 1000 sigarette. Il rincaro per il pacchetto singolo dovrebbe raggiungere i 70 centesimi entro il 2025, ma nel 2024 costerà sicuramente 20 centesimi in più, escluse alcune tipologie di sigarette quali: Marlboro Gold e Camel Blu che potrebbero restare invariate nel prezzo.

Non solo, potrebbero modificare anche le percentuali che mostrano l’onere fiscale minimo per le sigarette che deve includere l’aliquota, la sua seconda parte di base, l’IVA sul prodotto e il 10% destinato al venditore. Nell’anno corrente l’onere fiscale minimo è del 98,10%; nel 2024 sarà del 98,50%; nel 2025 invece del 98,60%.

Il presidente di Assotabaccai, Gianfranco Labib ha detto al quotidiano Il Messaggero: “Succedono i Governi e vediamo sempre le stesse cose e stesse modifiche annuali e mai una modifica strutturale. Auspichiamo che venga aperto subito un tavolo tecnico con il governo per riformare la legge che regola le tabaccherie, ferma al 1957.” Inoltre ha continuato facendo intendere che sì meno sigarette comporta più salute per i cittadini ma che i posti di lavoro di Assotabaccai sono sempre più vacillanti.

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