Il governo taglia gli importi delle future pensioni: ecco i lavoratori preoccupati per la situazione. Scopriamo meglio cosa succederà.
Nella legge di Bilancio 2024 c’è un articolo che non piace a molti lavoratori italiani. È il numero 34 che prevede la riduzione della pensione per alcune categorie.
Si prevede che la decisione sarà una delle più contestate della manovra finanziaria perché già si sono mossi i sindacati delle categorie coinvolte dai tagli della futura pensione. Saranno coinvolti circa 700mila dipendenti. Un risparmio per lo Stato di quasi 8 miliardi di euro e gli effetti si vedranno subito a partire dal 2024 per 30mila persone.
Taglio delle pensioni future sì oppure no? Per il momento il ministero dell’Economia e delle Finanze smentisce affermando che il testo della legge di Bilancio 2024 è ancora provvisorio e quindi non può essere attendibile. Tuttavia, nel testo della bozza è presente questa triste opportunità. Se poi sarà messa in pratica lo potremo scoprire solo al momento della pubblicazione del testo definitivo.
Nel frattempo, però, la notizia del possibile taglio delle pensioni future dei dipendenti pubblici ha fatto il giro dei social e preoccupa molti lavoratori. Comunque, alcuni di questi potranno stare tranquilli perché nell’eventuale taglio delle pensioni saranno coinvolti solo quattro comparti:
Ma anche di queste non tutti i lavoratori saranno coinvolti. Infatti, il taglio sarà applicato solo a chi ha meno di 15 anni di contributi accreditati nel sistema retributivo. Invece, chi ha maturato maggiori contributi può considerarsi salvo. In pratica, l’articolo 34 della legge di Bilancio 2024 interviene sulla tabella A allegata alla legge numero 965 del 26 luglio 1965.
In questa tabella sono indicate le aliquote applicate alla liquidazione delle quote di pensione per chi rientra nel regime retributivo. Ovvero per chi ha contributi maturati al 31 dicembre 1995. La tabella della nuova finanziaria modificherebbe in difetto le aliquote applicate alle pensioni riducendo l’assegno.
In parole semplici, la tabella del 1965 prevedeva un’aliquota dello 0,23865 anche per chi aveva zero contributi, per poi arrivare a 0,375 con 15 anni di contributi. Invece, la nuova tabella applicherà un’aliquota pari a zero per chi non ha contributi, per poi salire a 0,375. Di conseguenza, saranno penalizzati i lavoratori con pochi contributi soprattutto se calcolati con il sistema retributivo.
Infatti, secondo una ricerca condotta da Cosmed (Confederazione dei medici e dei dirigenti della sanità) si partirà da un taglio annuo delle pensioni di:
Al quattordicesimo anno si arriverà a 382 euro.
Queste stime sono relative al settore sanitario, nello specifico al personale medico, perché gli altri settori hanno assegni pensionistici diversi e anche già più bassi. Tuttavia, i calcoli possono rendere l’idea della perdita economica nell’assegno delle pensioni. Ma ancora nulla è confermato.
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