Tari, cosa fare se metri quadri indicati sull’avviso di pagamento sono errati

Scopri che cosa fare per non pagare più tasse del dovuto per i rifiuti di casa: controlla così la correttezza della tua Tari.

La tassa sui rifiuti viene calcolata in base all’ampiezza dell’immobile, ma in alcuni casi possono verificarsi degli errori o delle discrepanze rispetto al numero effettivo di metri quadrati della casa, o del locale. Ti è capitato di notare che l’avviso di pagamento Tari che hai ricevuto è sbagliato, con un’indicazione errata della metratura di casa tua?

calcolo Tari corretto cosa fare in caso di errore
Cosa fare se l’importo della Tari non è corretto-Romanews.it

Non andare immediatamente su tutte le furie ma ragione. Noi oggi ti indicheremo il percorso corretto che devi eseguire per pagare quant’è giusto in base alla tua metratura. Sarà davvero semplice ed in pochissimo tempo risolverai il problema.

Tari, cosa fare se il calcolo dei metri quadri è sbagliato

La Tari è una delle tasse che i proprietari di immobili sono tenuti a pagare ogni anno. Si tratta di una tassa sui rifiuti, che consente allo stato di raccogliere e smaltire i rifiuti solidi urbani, ma come viene calcolata? Non è difficile immaginare che determinare quanti rifiuti si producono, e dunque qual è il costo per lo smaltimento dell’immondizia di un appartamento, o di un locale, vuol dire fare una stima, perché calcolarlo in maniera esatta sarebbe impossibile per svariate ragioni.

Procedura per non pagare troppo
Cosa fare per non pagare una Tari non corretta-Romanews.it

Dunque la legge che disciplina la materia e più nello specifico la Legge 1477 del 2013 stabilisce che ci sia alla base del calcolo della Tari un criterio univoco, indicato nel comma 647 dell’articolo 1 della sovra citata legge, che permette di determinare l’importo da versare, e questo è legato all’ampiezza dell’immobile del soggetto contribuente, e più nello specifico alla metratura definita calpestabile.

Il pagamento della Tari infatti, è obbligatorio per chiunque possieda locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti urbani, e ogni soggetto pagherà una cifra che corrisponde alla metratura del suo locale, in base alla superficie, così come stabilisce l’articolo 1, comma 645. 

In alcuni casi, proprio per via del criterio univoco utilizzato per il calcolo della Tari, possono verificarsi degli errori, o meglio delle discrepanze rispetto al numero effettivo di metri quadrati calpestabili della casa, o del locale. Allora come si fa a verificarlo, e come fare a essere certi di non pagare più del dovuto per la Tari?

Se il contribuente si rende conto, leggendo l’avviso di pagamento della Tari, che ci sono delle discrepanze non è tenuto a pagare più del dovuto, ma ha la possibilità, per legge, di redigere una dichiarazione Tari e presentare i dati corretti, stabiliti dai criteri indicati nella normativa in materia.

Occorre tener presente che l’importo della Tari viene stabilito su tutta la superficie calpestabile, che comprende anche le aree esterne e dunque le terrazze, i balconi o le aree scoperte, che vengono calcolate in percentuale per la definizione dell’importo da corrispondere per la tassa sui rifiuti solidi urbani.

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