Ancora aumenti per i voli aerei in Italia. È in arrivo una stangata per tutti i viaggiatori, prevista anche dall’ultima manovra del governo. Scopriamo meglio i dettagli.
Chi è sempre stato abituato a viaggiare sa bene quanto sia aumentato il costo dell’acquisto di un biglietto aereo. In precedenza, le compagnie proponevano offerte molto vantaggiose e, a volte, il prezzo di un biglietto era davvero basso. Adesso esistono ancora delle promozioni, ma sono molto meno frequenti rispetto al passato. La pandemia ha rivoluzionato il modo di viaggiare di tutti, facendo aumentare le precauzioni e, di conseguenza, i costi. Inoltre, per un paio di anni sono diminuiti i voli, quindi le compagnie aeree hanno dovuto fare i conti con una crisi che non si vedeva da decenni.
Per non parlare dei ritardi! Da un paio di anni è diventato quasi un miracolo prendere un volo senza incappare in un ritardo, specialmente se il viaggio è breve ed il volo è interno. I problemi legati ad un viaggio in aereo stanno per aumentare. Il governo Meloni ha deciso di inserire nell’ultima manovra finanziaria alcune spese che faranno aumentare il prezzo del biglietto. Come se non bastasse, i consumatori avranno delle brutte sorprese già in occasione della prossima prenotazione. Ecco cosa sta accadendo e qual è lo scenario.
Voli aerei in aumento, il governo aumenta la tassa di imbarco
Nella prossima legge di Bilancio è previsto l’aumento della tassa di imbarco. La spesa non dovrebbe superare i tre euro in più rispetto a quella attuale e coinvolgerà i comuni italiani che abbiano terminato la procedura di dissesto finanziario. Questi comuni, infatti, potranno aumentare le tasse comunali, compresa quella per i passeggeri portuali e aeroportuali.
Secondo il Corriere della Sera, questa misura potrebbe permettere ai comuni italiani di incassare circa 380 milioni di euro in più rispetto al 2023. Una cifra importante, ma a discapito dei viaggiatori.
La tassa di imbarco si aggira intorno ai 6,50 euro, con alcune eccezioni. A Fiumicino e a Ciampino si paga 7,50 euro, mentre a Venezia la tassa ammonta a nove euro. Qualora i comuni dovessero decidere di applicare questo aumento, i viaggiatori saranno costretti a pagare fino a tre euro in più per questa tassa, introdotta nel 2004, quando costava soltanto un euro. In quasi vent’anni è aumentata del 650% e la percentuale è destinata a salire ancora.
Secondo le compagnie aeree, l’aumento della tassa di imbarco avrà un impatto anche sulle tariffe, già in costante aumento negli ultimi 24 mesi. Il Corriere della Sera ha riportato le dichiarazioni della portavoce di Easyjet, secondo la quale queste tasse contribuiranno “ad aumentare il costo del biglietto, in un momento in cui si cerca di abbassarlo. Sembra molto preoccupante”. Anche le associazioni di consumatori si dichiarano preoccupate perché molti viaggiatori saranno costretti a sborsare più soldi per acquistare un biglietto aereo.