A Roma sta per essere rivoluzionata un’intera area urbana, progetto che cambierà il volto della Capitale: cerchiamo di capirne di più.
Roma, la Città Eterna, si appresta a vivere una trasformazione urbanistica di notevole portata nella zona compresa tra Pietralata e Tiburtina. In un’intervista esclusiva concessa a Leggo, l’assessore comunale all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, ha delineato i dettagli di un progetto ambizioso che cambierà radicalmente il volto della Capitale.
Il cuore della rivoluzione urbanistica sarà un nuovo quartiere direzionale, progettato per ospitare aziende in edifici iconici. Questa area si estenderà accanto allo stadio della Roma, influenzando l’intero assetto della zona ad est della stazione ferroviaria. L’accessibilità sarà uno degli aspetti chiave, senza dimenticare la realizzazione del nuovo stadio. Ma vediamo subito di che si tratta.
Un inedito Centro Direzionale per nuove destinazioni d’uso
L’area in questione è pensata per diventare un centro direzionale di rilievo: “Non parliamo solo del progetto stadio, ma dell’intera zona vicina, dove sono situati i lotti di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana)“, ha dichiarato Veloccia, aggiungendo: “Il progetto definitivo dello stadio ci porterà a implementare una variante per l’area ex Sdo nel 2024.” .
C’è l’idea, insomma, che le Ferrovie dello Stato possano stabilire proprio in quell’area il loro quartier generale. Tuttavia, l’assessore sottolinea la necessità di una maggiore flessibilità e varietà nelle destinazioni d’uso, con la possibilità dunque di poter ospitare anche altre attività. Un punto fondamentale per la rigenerazione urbana, inoltre, è rappresentata dal bando Reinventing Cities, che si pone l’ambizioso obiettivo di una progettazione nell’ambito Social Housing, una risposta chiara ai problemi legati ai prezzi immobiliari sempre più elevati.
Si tratta di un altro punto cardine delle nuove modifiche del Piano Regolatore Generale (Prg), le cui linee guida includono, oltre alla suddetta edilizia sociale, altre semplificazioni in termini di acquisizione di aree pubbliche destinate a servizi e, come anticipato, una maggiore flessibilità nei cambi di destinazione d’uso.
Non solo: in programma, anche una riforma della Carta della Qualità per la tutela di circa 250 villini storici siti nel I e nel II Municipio, con altre delibere in arrivo. A tal proposito, sono state recentemente approvate concessioni per numerosi progetti, quali: il Rome Technopole a Pietralata, lo Space Factory di Thales Alenia nel Tecnoplo Tiburtino, e il riutilizzo di un centro Acea a Trigoria per un datacenter, tutti volti a promuovere la continua crescita economica e tecnologica della città.
Roma si prepara, dunque, ad una nuova era urbanistica, dove passato e futuro si fondono per creare uno scenario innovativo e sostenibile.