Agevolazioni prima casa e vendita dell’immobile: tutte le procedure da seguire per evitare rischi

Sai che è possibile ottenere delle interessanti agevolazioni per la prima casa? Ecco tutte le procedure da seguire

Acquistare una casa è uno degli obiettivi che, più di tutti, impattano sulla nostra vita e sule nostre ambizioni. La certezza di possedere un immobile di proprietà, infatti, può fare la differenza per la nostra economia personale.

Agevolazioni prima casa e vendita dell'immobile
Ecco le agevolazioni per la prima casa – Roma-news.it

Tuttavia, rappresenta anche un passo importante, sia dal punto di vista economico che di scelta personale. Ecco perché lo Stato, con le sue risorse, prova a dare una mano a determinate categorie di cittadini. Se sei interessato a ottenere delle agevolazioni per la prima casa e per la vendita dell’immobile, continua a leggere. Ti mostreremo tutte le procedure da seguire.

Le procedure per le agevolazioni prima casa e vendita dell’immobile

I cittadini italiano possono usufruire di un’agevolazione economica relativa all’acquisto della prima casa. Può ottenerla chi cede l’immobile nei 5 anni dopo il suo acquisto, solo se entro un anno dalla cessione acquisterà un nuovo immobile come abitazione principale.

Colui che acquista perderà il diritto all’agevolazione se, nel giro di un anno acquisterà semplicemente la nuda proprietà di un altro immobile. In questo modo si punta a incentivare l’acquisto di case di proprietà, in modo da proteggere chi si trova a dover trasferire la propria residenza ripetutamente.

Agevolazioni prima casa e vendita dell'immobile
Puoi pagare meno tasse in questo modo – Roma-news.it

Grazie all’agevolazione sull’acquisto della prima casa sarà possibile pagare tasse ridotte relative all’atto di acquisto di un’abitazione. Ma solo se vengono soddisfatti determinati requisiti che vengono elencati dall’Agenzia delle Entrate. Coloro che acquistano da un privato dovranno versare un’imposta di registro del 2%, invece che del 9% su quello che è il valore catastale dell’immobile. Se a vendere l’immobile è un’impresa soggetta a Iva, chi acquista dovrà pagare l’imposta sul valore aggiunto: il 4% anziché il 10%.

Inoltre, l’imposta di registro proporzionale non potrà essere inferiore a 1.000 euro, a meno che non risulti minore di questa cifra grazie all’effetto dello scomputo di imposto proporzionale che era stata già versata sulla caparra. Nel 2023 quindi è possibile usufruire della riduzione dell’imposta di registro, dell’imposto di bollo, dell’Iva e dei tributi speciali catastali e tasse ipotecarie. Esiste inoltre il bonus prima casa under 36, per coloro che hanno un Isee non superiore a 40.000 euro e nell’anno i cui viene fatto il rogito. Nel caso in cui ci dovessero essere più acquirenti e solo uno di questi ha un’età inferiore a 36 anni, allora il bonus può valere solo per questo soggetto.

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