Febbre dengue, è allarme in Italia: aumentano i casi e c’è preoccupazione. Le misure preventive del Ministero della Salute
I cambiamenti climatici sono ormai una realtà tangibile anche in Italia. Le temperature sono sempre più alte e, nonostante siamo alle porte dell’inverno, la neve è solo un lontano ricordo e il freddo non è così pungente come dovrebbe essere, soprattutto in certe zone. Questo comporta quindi significativi cambiamenti anche nell’ambiente che ci circonda e nelle specie che lo popolano: ecco un pericolo recente, causato proprio dal surriscaldamento climatico.
Il Ministero della Salute, proprio in queste ultime ore, ha inviato una circolare a veterinari, istituti profilattici, federazioni sportive nazionali, federazioni sport equestri, Regioni e Comuni Anci per avvisarli del nuovo pericolo: la febbre Dengue. Proprio in questo periodo, infatti, le temperature favoriscono la proliferazione delle zanzare che ne veicolano la diffusione. Si continuano a segnalare positività in tutta la nazione. Ecco cosa serve sapere.
La Dengue è un’infezione trasmessa all’uomo dalla zanzara Aedes Albopictus e più specificatamente dalla sua puntura. Attualmente, in Italia, si segnalano casi in Lombardia, in Veneto, in Piemonte, in Lazio e in Emilia-Romagna. In caso di febbre alta, nausea, dolore oculare, vomito o eruzione cutanea le persone che vivono in questa regione devono recarsi dal medico, per indagare sulla possibile Dengue. Sebbene in passato fosse una malattia che interessava zone più esotiche, oggi per via dei cambiamenti climatici è arrivata fino all’Italia e impone quindi una seria prevenzione in merito.
Proprio lo scorso giovedì, una cinquantenne di Firenze è deceduta a causa della Dengue che aveva contratto probabilmente durante un viaggio in Thailandia. Seppure soffrisse già di patologie gravi, di fatto è stata la puntura di zanzara infetta a determinare l’aggravarsi delle sue condizioni e quindi la sua morte. Si consiglia, quindi, di proteggersi adeguatamente mediante l’applicazione di spray antizanzara, di evitare le zone umide e lacustri e di contattare subito il medico in caso di sintomi particolari, forti ed inconsueti.
Come ha spiegato Bassetti, direttore del reparto di Malattie Infettive del San Martino di Genova, è fondamentale che i medici e gli ospedali indaghino per la Dengue anche nei soggetti che non hanno mai viaggiato nei paesi tradizionalmente considerati pericolosi per questa malattia, poiché oggi la si deve considerare endemica anche in Italia e in Europa.
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