Un modo di dire molto utilizzato dai romani e non solo. Scopriamo cosa vuole dire realmente questo detto così famoso. Rimarrete senza parole!
I modi di dire – o i detti per chiamarli in modo più semplice – fanno parte della nostra tradizione e la lingua italiana ne custodisce diversi. Ne esiste uno in particolare molto utilizzato a Roma e dai romani. ” Fare il giro delle sette chiese”, cosa significa letteralmente questo modo di dire e in quali occasioni viene utilizzato? In effetti non è utilizzato solo dai romani ma è entrato oramai a far parte anche della lingua italiana. Indica una espressione per rendere l’idea che ci si sta attardando e si sta perdendo tempo nel fare una determinata cosa oppure nel raggiungere una determinata meta.
Se questo modo di dire oggi ha un’accezione negativa, in realtà in passato si riferiva a un qualcosa di molto importante e soprattutto con una rilevanza religiosa di estrema profondità e intensità. Cerchiamo di comprendere meglio il motivo e l’origine di “Fare il giro delle sette chiese”, il quale custodisce in sé un significato molto importante, legato a un passato lontano, il quale ci riporta indietro di qualche secolo.
Un pellegrinaggio lungo 20 chilometri e le Sette Chiese
In passato vi era un pellegrinaggio – lungo ben 20 chilometri – il quale partiva nella città di Roma – per l’esattezza da Piazza San Pietro – e si concludeva alla Basilica di Santa Maria Maggiore. Si trattava di un pellegrinaggio portato in auge da San Filippo Neri. In effetti – molto tempo prima – già nel Medioevo vi era già un pellegrinaggio chiamato delle “Sette Chiese”.
I pellegrini cristiani si recavano a Roma con il fine di pregare sulla tomba di San Pietro e San Paolo. Ma è solo nel 1300 che comincia l’idea del pellegrinaggio nel vero senso della parola. Due secoli dopo – quindi con San Filippo Neri – venne ufficializzato questo incredibile e sentito tragitto di ben 20 chilometri – toccando le sette basiliche iconiche della città di Roma.
I pellegrinaggi di anno in anno erano sempre più gremiti di pellegrini, tanti i fedeli in marcia. Il percorso si chiamava delle Sette Chiese perché toccava le sette basiliche più importanti della città di Roma: San Pietro, San Paolo fuori le mura, San Sebastiano, San Giovanni in Laterano, Santa Croce in Gerusalemme, San Lorenzo Fuori le mura e Santa Maria Maggiore.
Ancora oggi il pellegrinaggio resta una tappa importante per i fedeli. Esiste a Roma una strada che si chiama proprio Via delle Sette Chiese da cui si snoda il pellegrinaggio. Ogni tappa del pellegrinaggio ha un significato molto importante per la Chiesa.
Ogni visita a una Basilica del tragitto rappresenta e simboleggia un viaggio di Gesù, un momento importante della sua vita fino alla sua crocifissione e morte. Molti fedeli compiono ancora oggi il pellegrinaggio nella notte tra 11 e 12 maggio.
Dal 2000 la Basilica di San Sebastiano è stata sostituita con quella del Santuario della Madonna del Divino Amore. Questo pellegrinaggio – al di là della sua valenza religiosa – resta comunque anche un percorso il quale permette di far scoprire ai turisti – in bicicletta – luoghi iconici e sacri di Roma. “Fare il giro delle Sette Chiese” ossia “Fare un giro lunghissimo per raggiungere una meta”.