Mourinho dà mandato a Tiago Pinto per un altro colpo da novanta per rinforzare la Roma in vista del mercato di gennaio.
Tanti infortuni, quasi tutto muscolari, lunga la lista: Kumbulla e Abraham devono ancora conquistare la prima convocazione stagionale. Renato Sanches è stato più infermeria (praticamente come in tutta la sua esperienza in Francia con il PSG) che in campo; Lorenzo Pellegrini idem, impossibile che possa recuperare per il derby.
E ancora: le precarie condizioni di Dybala, l’infortunio di Smalling che ha notevolmente infastidito Mourinho, per due ordini di motivi: il difensore inglese non fa uso di anti-dolorifici è poco incline al sacrificio ed è pure volato a Londra per un consulto medico, che potrebbe perfino metterlo in discussione per il mercato di gennaio.
Llorente in difesa è tornato da poco dall’infortunio, la coperta nel reparto difensivo è davvero corta, un po’ come il centrocampo visti gli infortuni che costringono Cristante a tappare i buchi: un po’ centrocampista, un po’ difensore. Inevitabile far spesa al mercato per gennaio, non in attacco vista l’abbondanza. Per questo la Roma sta pensando di non continuare a seguire la pista che porta a Marcos Leonardo del Santos, un tormentone questa estate, quasi una necessità, ora un plus considerando Lukaku, Belotti, Dybala, senza dimenticare quell’Azmoun che si è appena sbloccato, lanciando la pazzesca rimonta sul Lecco.
Calciomercato: Mourinho lo conosce, la Roma tenta il colpo grosso. E ha un vantaggio
Secondo la stampa inglese, la Roma avrebbe riavviato i contatti per Eric Dier, pupillo di Mourinho, una pedina fondamentale per il suo scacchiere viste le condizioni di Smalling, senza dimenticare che a gennaio Ndicka è atteso dalla Coppa d’Africa con la Costa d’Avorio.
Con l’arrivo di Ange Postecoglou sulla panchina del Tottenham, il roccioso difensore di Cheltenham, classe 1994, è finito ai margini del gruppo squadra degli Spurs, un’occasionissima dal momento che l’ex Everton e Sporting Lisboa è in scadenza con il club londinese.
Lo Special One vuole un fedelissimo e ha individuato in Dier l’obiettivo numero uno. Tottenham propenso a cederlo, anche se c’è da capire il discorso relativo alla sua clausola, che la Roma non può certo permettersi. Ma c’è anche un altro ostacolo.
Dier, infatti, è richiesto anche da quello Sporting che lo ha avuto tra le sue fila per ben otto anni, dal 2003 al 2011, ma la Roma ha un vantaggio, Mourinho lo conosce perché lo ha allenato proprio all’ex White Hart Lane, nella sua breve ma intensa esperienza al Tottenham.
Dier serve alla Roma: nasce come difensore centrale, ma la sua duttilità tattica gli consente di essere utilizzabile come schermo davanti alla difesa, senza che Bryan Cristante continui a fare gli straordinari.