Per i contratti per le badanti bisogna fare attenzione a non commettere un errore che riguarda il calcolo del TFR.
Il trattamento di fine rapporto, riconosciuto ai lavoratori dipendenti, è un reddito differito che si accumula in base al numero di giorni in cui si percepisce lo stipendio. Rientrano nel computo dei giorni anche quelli in cui il lavoratore si assenta per malattia, infortunio o maternità.
Non rientrano nel calcolo della TFR per i lavoratori dipendenti le assenze non retribuite, come ad esempio le aspettative non pagate. In ogni caso è opportuno precisare che per il calcolo del TFR per i badanti si seguono regole differenti. Dai un’occhiata alle nuove regole sul TFR per evitare guai.
Contratti badanti: nuove regole per il calcolo del TFR
Per poter effettuare il calcolo del TFR dei lavoratori che si occupano di assistenza domiciliare è necessario prendere in considerazione regole particolari. In questo caso infatti bisogna considerare due quote:
- La quota finanziaria che cresce ogni anno con l’applicazione di un tasso fisso del 1,5% e che subisce una rivalutazione al 75% dell’indice dei prezzi al consumo.
- La quota capitale che si calcola moltiplicando al totale delle retribuzioni annuali un numero fisso, ovvero 13,5.
Quindi: il TFR per i badanti subisce un incremento annuale grazie all’applicazione di un tasso e di un indice dei prezzi al consumo; ma prendi in considerazione anche le retribuzioni annuali moltiplicate per un numero fisso.
Cos’è il TFR e come funziona
Secondo quanto stabilito dall’ordinamento giuridico italiano il datore di lavoro ha l’obbligo di accantonare annualmente una somma di denaro a titolo di trattamento di fine rapporto. Si tratta di una quota che viene messa da parte e conservata in azienda, per poi essere liquidata al dipendente al termine del rapporto di lavoro.
Tuttavia, il lavoratore dipendente ha la possibilità di accedere ad un anticipo sulla quota del TFR dopo aver maturato almeno 8 anni di anzianità presso la stessa azienda. Quest’opportunità è riconosciuta solo in presenza di giustificati emotivi. L’anticipo del TFR è un diritto del lavoratore, fermo restando che il datore di lavoro non è obbligato ad assecondare la richiesta.
Ad ogni modo per accedere all’anticipo del TFR è necessario che il dipendente dimostri di dover affrontare spese come:
- l’acquisto della prima abitazione di proprietà, presentando tutti i documenti che testimoniano l’atto di compravendita;
- affrontare spese sanitarie per problemi di salute suoi o di un membro del suo nucleo familiare, presentando tutta la certificazione medica necessaria;
- affrontare spese di ristrutturazione sull’abitazione principale.