Il jet lag è una condizione che abbiamo vissuto tutti noi che amiamo viaggiare. Oggi vi spiegheremo come ribaltare la situazione a nostro favore.
La narrazione che facciamo sulle cose che ci riguardano è fatta, assai spesso, di falsi storici. O, come nel caso di cui parliamo oggi, di falsi scientifici. Abbiamo sempre considerato in maniera negativa il jet-lag. E se invece vi dicessimo che questa sensazione, provata sostanzialmente da tutti i viaggiatori del mondo, non faccia male?
Il Jet Lag è un disturbo noto a chiunque abbia attraversato diversi fusi orari durante un viaggio. In termine tecnico si chiama desincronosi del ritmo circadiano: si verifica quando una persona attraversa rapidamente più fusi orari, causando uno squilibrio tra il ritmo biologico interno del corpo e l’orario locale del luogo di destinazione.
Quando ci si sposta rapidamente da un fuso orario all’altro, il nostro corpo deve adattarsi a un nuovo ciclo sonno-veglia. Qualcuno potrebbe patire particolarmente questa condizione, con un tempo di recupero che varia da persona a persona e con una situazione che, comunque, va stabilizzandosi gradualmente. Ma sappiate che questa condizione per certi versi inevitabile può essere anche modellata a nostro vantaggio.
Il jet lag non fa male, ecco perché
Come detto, c’è una vasta narrazione sul jet lag. Avrete sicuramente letto tanto sul punto. La scienza ci dice che non esistono cure, terapie o cos’altro per “guarire” dal jet lag. Ma oggi forse possiamo dirvi che non c’è assolutamente nulla di cui guarire. Anzi. E, allora, evitate di ricercare chissà quali ricette magiche. La testimonianza arriva da diversi blog riguardanti i viaggi.
In realtà, il jet lag può essere particolarmente divertente in vacanza. A seconda del luogo dove ci rechiamo, il cambio di orario può permetterci di rimanere svegli fino all’alba. Molto spesso dobbiamo proprio ringraziare il jet lag se abbiamo dei ricordi fondamentali delle vacanze, che altrimenti non avremmo. Un’esperienza raccontata dai viaggiatori di tutto il mondo.
L’aspetto più pratico del jet lag può essere la produttività. Di rientro da un fuso orario totalmente diverso, con la tendenza a svegliarsi, per esempio, alle quattro del mattino, ci si può dedicare di più a sé stessi, con un bagno caldo o con l’attività fisica. Ma anche essere più reattivi sul lavoro, rispondendo a una serie di e-mail, prima che il mondo si risvegli.
A volte ci può anche risparmiare qualche noioso impegno serale… Insomma, non tutto il male viene per nuocere. Ovviamente, qualora invece dovessi avere problemi protratti nel tempo, non esitare a contattare medici e specialisti.