Ci sono ottime notizie per tutti coloro che sognano di insegnare nelle scuole: prossimamente ci saranno ben due concorsi da non perdere.
Gli insegnanti sono fondamentali nella vita di un essere umano, soprattutto perché trasmettono le nozioni e i valori utili per affrontare il futuro. Qual è allora l’origine dell’insegnamento? Secondo gli storici, la scuola nacque addirittura nel 2.000 a.C. nell’antico Egitto, con l’obiettivo di educare e formare le nuove generazioni. Questa antichissima scuola egiziana era molto rigida, infatti gli alunni venivano puniti anche fisicamente.
Le lezioni, invece, si svolgevano all’aperto e i giovani studenti si sedevano su stuoie intrecciate. Inoltre, ogni ragazzo possedeva un pennello e un sasso di terracotta, sul quale scriveva gli esercizi da svolgere. Oggi, la scuola è completamente cambiata rispetto al passato: ci sono regole d’insegnamento diverse e tecnologie senza eguali. Ciononostante, il desiderio di insegnare alle prossime generazioni è aumentato a dismisura.
Due nuovi concorsi per i futuri insegnanti
Il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) ha indetto due nuovi bandi di concorso pubblici per le scuole secondarie. In modo particolare, il ministero assumerà ben 29.396 nuovi docenti: 17.531 durante la prima procedura di novembre 2023 e 11.865 nella seconda procedura di febbraio 2024. Ovviamente, questi posti riguardano la scuola secondaria di primo e di secondo grado. Per poter accedere ad una delle due procedure, occorre possedere una laurea di accesso alla classe di concorso e in più la consueta abilitazione.
Tutti coloro che non abbiano questi requisiti possono presentare un diploma per ITP della tabella B del DPR 19/2016, oppure una laurea di accesso alla classe di concorso, accompagnata da 3 anni di servizio accumulati negli ultimi 5 anni. E non solo: la quarta alternativa prevede una laurea di accesso alla classe di concorso, unita a 24 CFU presi entro il 31 ottobre 2022.
Inoltre, per la procedura di febbraio 2024 c’è la possibilità di presentare 30 CFU acquisiti entro il 28 febbraio. Come saranno svolte le prove del concorso? Innanzitutto, la struttura delle prove sarà organizzata dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) attraverso un decreto. Ad ogni modo, la prova scritta potrebbe consistere in 40 quesiti (tra posti comuni e posti di sostegno).
Per la precisione, le 40 domande per i posti comuni dovrebbero riguardare l’ambito pedagogico e psicopedagogico, mentre i 40 quesiti per i posti di sostegno riguarderebbero le procedure per l’inclusione degli alunni con disabilità. Inoltre, potrebbero esserci altri 10 quesiti sulla conoscenza della lingua inglese del livello B2, e sulle competenze inerenti all’utilizzo dei dispositivi elettronici multimediali.
Naturalmente, per candidarsi bisogna attendere l’uscita dei bandi, dopodiché si potrà fare domanda attraverso la modalità telematica. Tuttavia, in base alle ultime indiscrezioni ci saranno due procedure di concorso, mentre i bandi potrebbero uscire a novembre 2023 e febbraio 2024.