Previsto un nuovo bonus per le partite Iva. Il contributo però non è diretto a tutti i lavoratori autonomi. Ecco a chi spetta: tutti i dettagli della misura.
Sono ormai settimane che gli occhi del mondo della politica sono puntati sulla Legge di Bilancio 2024. La manovra è stata approvata dal governo lo scorso 30 ottobre 2023, ma il testo dovrà essere approvato o modificato dal Parlamento entro fine anno. All’interno del nuovo DDL c’è anche un inventivo per le partite Iva.
L’iter che porterà alla definitiva approvazione della Legge di Bilancio 2024 è ormai entrato nel vivo. La manovra arriverà prima al Senato, probabilmente tra il 4 e il 7 dicembre 2023, ed in seguito dovrà essere approvata dalla Camera. Nel testo ufficiale del decreto ci sono moltissime novità che interessano tutti gli italiani: sia i lavoratori che i pensionati.
La misura del governo Meloni ha predisposto anche un nuovo bonus per le partite Iva. Si tratta di un sussidio di 800 euro al mese destinati ai lavoratori autonomi. Non tutti però possono fare domanda, perché l’incentivo è previsto solo per alcune categorie.
Il governo ha pensato bene di erogare un contributo fino a 800 euro da destinare alle partite Iva. In pratica, l’Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (Iscro), che era stata introdotta durate il periodo Covid-19, diventerà un bonus strutturale con la Legge di Bilancio 2024.
Parliamo di un contributo destinato ai lavoratori autonomi che hanno perso il lavoro. In pratica è un sostegno per tutti quei piccoli professionisti e imprenditori che hanno subito una contrazione del loro reddito. L’Iscro è visto come una sorta di cassa integrazione che viene riconosciuta alle partite Iva che sono iscritte alla Gestione separata INPS e che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo.
L’incentivo viene erogato dall’Istituto di previdenza per un periodo massimo di sei mesi. La somma che spetta parte da un minimo di 250 euro a un massimo di 800 euro. L’importo che viene versato è calcolato in base al rapporto di lavoro dichiarato, ma l’importante è che sia sotto la soglia di 12mila euro annui. Parliamo di un tetto massimo che si è alzato con la Legge di Bilancio rispetto ai 8.145 euro attuali.
Tutti i richiedenti devono dimostrare di aver subito una perdita del fatturato di almeno il 70% rispetto ai due anni lavorativi prevedenti. Il bonus è riconosciuto nella misura del 25% dei redditi dichiarati dal lavoratore. Si stima che solo nel primo anno sarebbero 4.500 le partite Iva che richiederanno l’incentivo.
Uscita da poco la seconda parte di Emily in Paris con sfondo la dolce Roma,…
Anche tu hai ricevuto questa mail da parte di PayPal? Ti conviene non rispondere: si…
Altro che posto fisso, è questa la professione più ambita di tutte: le aziende sono…
Potrebbero portarti un ottimo guadagno. Queste monete da 2 euro valgono anche fino a 19mila…
Il 2024 è stato un anno ricco di bonus e per alcuni si può ancora…
Ghiottissima opportunità di lavoro: la Fnma cerca nuovi autisti, tutti i dettagli dell'offerta e le…