“C’è ancora domani”, film di Paola Cortellesi che sta sbancando al botteghino, non è stato risparmiato dalle critiche. Le ultime sono davvero inaspettate.
C’è ancora domani, pellicola che vede Paola Cortellesi nella triplice veste di attrice, regista e sceneggiatrice, sta ottenendo un successo fenomenale nelle sale cinematografiche italiane. Uscito lo scorso 26 ottobre, a distanza di un mese il film continua a riempire i cinema con una costanza impressionante. Pareggiando così numeri che in questo 2023 hanno visto in cima le maxi produzioni hollywoodiane.
E così la prima opera cinematografica di Paola Cortellesi ha superato quota 20 milioni di incasso al botteghino italiano, piazzandosi al terzo posto (momentaneo) dietro Oppenheimer e Barbie. In un periodo in cui le pellicole durano pochi giorni nelle sale, C’è ancora domani continua a portare sulle poltrone dei cinema oltre 3 milioni di persone.
Nella storia cinematografica nostrana solamente 21 titoli hanno toccato simili vette d’incasso. Tutti diretti da registi uomini, rendendo così Paola Cortellesi la prima donna a raggiungere questo incredibile traguardo. L’attrice romana si unisce così a gente del calibro di Roberto Benigni, Neri Parenti, Aldo-Giovanni e Giacomo, Checco Zalone, Massimo Venier, Leonardo Pieraccioni, Paolo Genovese, Gennaro Nunziante e Luca Miniero. Ma nonostante questo fragoroso successo di C’è ancora domani, il film non è stato comunque risparmiato da alcune critiche. E uno degli ultimi commenti ha davvero del sorprendente.
A puntare il dito contro C’è ancora domani, pellicola che racconta della difficile esperienza vissuta in casa da una donna nella Roma del Dopoguerra, è stato Mario Adinolfi, rappresentate del Popolo della Famiglia, movimento politico di ispirazione cristiana fondato sulla dottrina sociale della Chiesa.
Ai microfoni del programma radiofonico La Zanzara, condotto da Giuseppe Cruciani, il politico e giornalista romano ha criticato il film di Paola Cortellesi facendo riferimento alle parole di Elena Cecchettin, sorella di Giulia, ragazza uccisa dall’ex fidanzato solo pochi giorni fa.
“Io non voglio disarticolare la famiglia perché è costitutiva della nostra società. L’attacco viene fatto alla famiglia non al patriarcato. Dal caso Giambruno al film della Cortellesi, ormai ogni giorno e ogni settimana c’è sempre un elemento che cerca di essere strumentalizzato al fine di far andare per aria l’unione familiare”. Queste le parole di Adinolfi che poi conclude con un: “Dove regge la famiglia, la donna è rispettata“.
Uscita da poco la seconda parte di Emily in Paris con sfondo la dolce Roma,…
Anche tu hai ricevuto questa mail da parte di PayPal? Ti conviene non rispondere: si…
Altro che posto fisso, è questa la professione più ambita di tutte: le aziende sono…
Potrebbero portarti un ottimo guadagno. Queste monete da 2 euro valgono anche fino a 19mila…
Il 2024 è stato un anno ricco di bonus e per alcuni si può ancora…
Ghiottissima opportunità di lavoro: la Fnma cerca nuovi autisti, tutti i dettagli dell'offerta e le…