Una straordinaria aragosta è stata pescata in acque inglesi: è un esemplare rarissimo a causa di un difetto genetico.
Le mutazioni genetiche possono causare dei pesanti cambiamenti negli individui di ogni specie animale. Tra le altre cose sono proprio le mutazioni genetica casuali ad aver rivestito un ruolo importantissimo nell’evoluzione di tutte le specie viventi, permettendo agli individui con alcune caratteristiche “vincenti” di trasmetterle alle generazioni successive.
Non tutte le mutazioni genetiche però sono portatrici di mutazioni favorevoli. In alcuni casi, infatti, le mutazioni genetiche comportano semplicemente l’alterazione di una caratteristica comune agli altri individui di una stessa specie, come accade per esempio con il fenomeno dell’albinismo. Nelle acque del Devon, nella parte sud occidentale dell’Inghilterra, è stata pescata un’aragosta molto anziana che presentava proprio delle caratteristiche uniche che, secondo i ricercatori, derivano da una rara mutazione genetica.
L’aragosta Blu del Devon
Ad averla pescata è stato un pescatore che lavora nelle acque di Plymounth e che si è reso immediatamente conto di trovarsi davanti a un esemplare rarissimo. Le aragoste comuni, infatti, hanno per lo più un colore marrone tendente all’arancione, che diventa più intenso, praticamente rosso, durante la cottura. L’aragosta pescata nel Devon invece era completamente blu.
Il pescatore si è assolutamente rifiutato di rivendere l’esemplare a un ristorante o a una pescheria, preferendo salvarlo e consegnarlo al National Lobster Hatchery di Padstow, un incubatoio per aragoste, in pratica un acquario, che si preoccupa di salvaguardare questa specie ittica affinché non vada estinta a causa della pesca eccessiva.
Gli studiosi sono rimasti esterrefatti quando hanno potuto ammirare l’esemplare: secondo le statistiche solo un’aragosta ogni due milioni di esemplari è completamente blu. Esistono invece, e sono piuttosto comuni, aragoste di colore normale ma con piccole macchie blu sul carapace.
Il colore blu nasce da un difetto genetico dell’esemplare, il cui organismo rilascia grandi quantità di una vitamina B che altera il colore del carapace fino a farlo diventare blu. In passato sono stati individuati esemplari di un blu molto pallido, quasi bianco, o azzurro, ma difficilmente sono stati trovati esemplari di un blu intenso come quello di Plymouth.
Il pescatore ha espresso il desiderio che l’aragosta fosse rimessa in libertà dopo gli studi e così è stato fatto, ma prima le misurazioni sul suo carapace hanno permesso di scoprire che si tratta di un’aragosta di 50 anni, un esemplare piuttosto vecchio ma che comunque potremmo definire “nella terza età”. Non sono in molti a sapere, infatti, che le aragoste possono vivere anche fino a 70 anni nel loro ambiente naturale.