C’è una clausola d’acquisto molto particolare nel contratto che lega una persona al proprio Cybertruck: è ormai polemica online.
A metà tra un carrarmato e una astronave aliena, da quando è stato presentato il Cybertruck di Tesla si è conquistato tante copertine e parecchi titoli di giornale. A partire da un esordio tutt’altro che perfetto, con la dimostrazione che riguardava l’infrangibilità dei finestrini che non è andata affatto come si sperava. Con una grossa palla d’acciaio in grado di scalfire e anche parecchio il veicolo.
Ora però le cose sembrano parecchio migliorare, con altri test che confermano come la situazione sia migliorata di molto. Ora infatti la macchina resiste anche ai proiettili da 9mm che vengono esplosi nella sua direzione, grazie al particolare tipo di acciaio utilizzato per tutta la carrozzeria. Si tratta infatti di un pannello laminato spesso 3 mm creato attraverso processi a basse temperature.
L’intero corpo del veicolo è caratterizzato da linee dritte molto forti e squadrate, che fanno assumere all’intero veicolo un aspetto simile ad uno schizzo su carta o ad un origami, oppure ancora ad un vecchio modello in 3D caratterizzato da pochissimi poligoni, che appunto creano linee dritte e dure, non curve morbide. Ora però c’è una polemica che riguarda una condizione del contratto d’acquisto.
Clausola nascosta nel contratto d’acquisto del Cybertruck fa infuriare tutti
Sono tantissime le persone che sono interessate all’acquisto del Cybertruck di Tesla. Il mezzo pensato dal noto designer Franz von Holzhausen e approvato dalla mente geniale e controversa di Elon Musk, viene venduto a cifre molto importanti. Al momento si può infatti acquistare a circa 100mila euro, una cifra che non dovrebbe nascondere sorprese.
E invece diversi acquirenti si stanno lamentando del fatto che c’è una clausola nel contratto d’acquisto del veicolo che lega il proprietario al mezzo. La regola in questione prevede che chi compra il mezzo non possa rivenderlo ad una terza persona prima di un anno dalla data d’acquisto ufficiale. E la penale è davvero molto salata in questo senso.
“Nel caso in cui l’utente violi questa regola o Tesla abbia ragione di ritenere che l’utente stia per violare tale disposizione”, si attiverà una penale come da contratto. Infatti in questi casi l’azienda americana potrebbe richiedere all’utente una “liquidazione dei danni per un importo di 50.000 dollari“. Una regola che sta bloccando tanti proprietari scontenti o annoiati dal veicolo che vorrebbero rivenderlo ora che l’hype è ancora altissimo.