1998, Roma-Fiorentina 2-1: la partita passata alla storia, la squadra portò a casa la vittoria grazie a un calciatore destinato a stupire
Allo stadio Olimpico di Roma, il 17 ottobre del 1998, si assiste a una delle partite più memorabili. Viene ricordata ancora oggi con affetto dai tifosi, oltre che dal protagonista di quella incredibile giornata. Siamo alla quinta giornata di Serie A, i giallorossi ospitano la Fiorentina. Il risultato è bloccato fino a pochi secondi dal triplice fischio: prima i viola vanno in vantaggio con Batistuta, poi il pareggio di Alenichev.
Sugli spalti la sensazione è che la gara finisca in pareggio, se non fosse che un calciatore giovanissimo, all’epoca solo 22 anni, decise di ribaltarla praticamente da solo. Siamo nei minuti di recupero e la Roma si sta rendendo protagonista di un vero e proprio assalto alla porta difesa da Toldo. A far partire l’azione del vantaggio è Eusebio Di Francesco che poi, ironia della sorte, sarebbe diventato allenatore della squadra dopo l’addio al calcio e la fortunata esperienza in panchina al Sassuolo.
È diventato il Capitano per antonomasia, ha interpretato impeccabilmente il ruolo con la Roma per 19 lunghissimi anni. In carriera ha collezionato 250 gol in Serie A, tutti con la maglia giallorossa. In 785 partite è riuscito ad andare in rete 307 volte, nel corso di 23 campionati. Ha infine appeso gli scarpini al chiodo il 28 maggio del 2017, salutando il suo popolo per l’ultima volta dal prato verde dello stadio Olimpico. Proprio lì dove quasi un ventennio prima era riuscito a far trionfare la squadra in un finale al cardiopalma contro la Fiorentina.
Era il 17 ottobre del 1998, tra le due compagini pare debba finire in pareggio. Almeno fino al 94esimo minuto quando Totti, ereditata la fascia da Aldair, mette a segno un gol che rimarrà per sempre nella storia del club. Di sinistro batte Toldo, dopo che Bartelt aveva provato impensierirlo per due volte. Fu quella infatti la sua prima marcatura da leader dei capitolini, da lì in poi ne avrebbe vestito i panni a lungo. Fu ‘Pluto’ a lodarne le qualità e l’attaccamento ai colori: “Il suo amore per il club e la città sono la garanzia che ci rappresenterà per anni e anni. Francesco è stato capitano oggi, Francesco deve essere capitano sempre”. E di fatti, sebbene la sua era sia ormai conclusa, sembrerebbe che ancora oggi lo si riconosca come l’unico e solo Capitano della squadra giallorossa.
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