Le vacanze di Natale saranno caratterizzate dai rincari, in modo particolare dall’aumento dei biglietti aerei. Ecco di cosa si tratta.
Nell’attuale periodo storico i viaggi aerei sono la colonna portante del turismo e dell’economia mondiale. Non a caso ogni anno spiccano il volo circa 15 milioni di aerei, che trasportano oltre 1 miliardo di passeggeri. Qual è allora l’origine del volo di linea? Innanzitutto, bisogna ricordare che il primo volo di un aeroplano a motore si verificò il 17 dicembre 1903 grazie ai fratelli Wright. Successivamente, gli aerei furono utilizzati soprattutto per il trasporto delle merci, ma nel 1914 alcuni imprenditori della Florida intuirono l’importanza del volo commerciale di linea.
Pertanto, il 1° gennaio 1914 inaugurarono la prima tratta St. Petersburg-Tampa, il cui obiettivo era trasportare i passeggeri da una città all’altra. Oggi, il viaggio aereo è completamente differente rispetto al passato, soprattutto grazie alle nuove tecnologie e alla prenotazione online.
I rincari dei voli aerei
Le feste di Natale si avvicinano sempre di più, quindi migliaia di persone stanno cominciando ad organizzare le vacanze invernali e a prenotare i voli aerei. Purtroppo, il caro-voli è ritornato a galla e tantissimi viaggiatori sono costretti ad affrontare questo consueto problema.
Solitamente, i rincari riemergono durante i periodi di festa, poiché una parte dei viaggiatori ha la necessità di ritornare dalle proprie famiglie. Non a caso i biglietti con i costi più alti si trovano nelle tratte che riguardano la Sicilia e la Sardegna. Infatti, nelle varie città italiane ci sono tantissimi siciliani e sardi che lavorano o studiano.
Pertanto, nel periodo natalizio vogliono ritornare dalle proprie famiglie di origine e, di conseguenza, sono costretti a prenotare un volo. Inoltre, il mezzo di trasporto più consigliato per i viaggi verso le isole italiane è proprio l’aereo. Secondo la Codacons, i giorni più colpiti dai rincari sono il 22 e il 23 dicembre.
Per questo motivo, è stato presentato un esposto all’Antitrust, affinché il governo entri in campo per contrastare il caro-voli. In realtà, il decreto ad hoc per frenare i rincari esiste già, ma misteriosamente non funziona. Per quanto riguarda l’aumento del costo dei biglietti, la tratta Milano-Catania del 22 dicembre costa 206 euro, mentre il volo Bologna-Catania raggiunge i 231 euro.
E non solo: partire da Torino costa addirittura 239 euro. Il 23 dicembre, invece, la tratta Firenze-Catania arriva a 286 euro. I medesimi rincari si notano anche nella tratta Milano-Cagliari, infatti il biglietto arriva a 127 euro per il 22 dicembre. Chi volesse percorrere lo stesso tragitto il giorno successivo, cioè il 23 dicembre, dovrà pagare 135 euro.