Novità per tutti i bancari pronti a ricevere degli stipendi ricchissimi a dicembre. La busta paga non era mai stata così alta: i dettagli.
Sarà un dicembre delizioso per tutti i bancari italiani che vedranno un incremento incredibile dello stipendio. La loro busta paga non era mai stata così alta e gli aumenti dell’ultimo mese saranno a dir poco fantastici. Andiamo quindi a scoprire che cosa cambia con l’ultimo provvedimento.
Gli stipendi dei dipendenti bancari potrebbero raggiungere nuovi record a dicembre 2023, con l’arrivo di un nuovo contratto e il pagamento degli arretrati derivanti dal ritardato rinnovo. L’Associazione Bancaria Italiana (Abi) e i sindacati (Fabi, First, Fisac, Uilca, Unisin) si incontreranno nella prossima settimana per definire i dettagli del nuovo contratto, con la riduzione dell’orario di lavoro settimanale tra le condizioni ancora in discussione.
Secondo le prime voci gli aumenti degli stipendi minimi sono previsti a 435 euro mensili lordi e, nonostante ci siano alcune perplessità sul conguaglio degli arretrati, la busta paga di dicembre potrebbe riflettere il massimo importo mai raggiunto. La plenaria per il nuovo contratto è attesa a partire dal 22 novembre, e si prevede che la riduzione dell’orario di lavoro sarà meno significativa rispetto alle proposte iniziali dei sindacati. Andiamo quindi a vedere tutti i dettagli riguardanti il nuovo contratto.
Stipendi, sarà un dicembre dolcissimo per i bancari: cosa cambia con il nuovo contratto
Il nuovo contratto porterà un ammontare di spesa stimato a 1,5 miliardi di euro, includendo aumenti degli stipendi e arretrati. L’accordo potrebbe anche prevedere una riduzione dell’orario di lavoro a 37 ore settimanali, rispetto alle attuali 37,5 ore. Mentre la cifra degli aumenti mensili sembra concordata a 435 euro lordi al mese, alcune divergenze sorgono sulla modalità di calcolo degli arretrati.
La riduzione dell’orario di lavoro rappresenta un punto chiave, con l’accordo orientato verso le 37 ore settimanali anziché le 35 proposte in precedenza. Inoltre ci sono attese novità per il Fondo per l’occupazione (Foc), che dovrebbe autofinanziarsi con i contributi dei lavoratori, prevedendo la rinuncia a 7,5 ore di lavoro all’anno per finanziare il fondo. I dirigenti potrebbero essere tenuti a versare un contributo aggiuntivo del 4% della retribuzione fissa.
Per capire nel dettaglio a quanto ammonterà l’aumento di stipendio sembrerebbe quindi essere cruciale l’incontro previsto tra l’Associazione Bancaria Italiana (Abi) e i sindacati, che stabiliranno anche i dettagli operativi del nuovo contratto. Questo potrebbe rivelarsi anche un punto di svolta nella relazione tra i dipendenti bancari e i loro datori di lavoro, con la prospettiva di stipendi record e cambiamenti significativi nelle condizioni di lavoro.