In Italia è in crescente aumento il numero di persone che soffrono di Bornout. Come è possibile superare tale problematica?
Nella vita ci sono degli aspetti importanti, fra cui va annoverato sicuramente il lavoro. Svolgere un’attività professionale è fondamentale in primis per l’aspetto economico. Tuttavia oltre a questioni puramente finanziarie il lavoro ricopre un ruolo considerevole anche per quanto riguarda l’aspetto sociale. Che si tratti di una professione a contatto con il pubblico o meno, lavorare consente di avere socialità con gli altri.
Inoltre la vita professionale pone spesso dinanzi a sfide che posso far superare determinati limiti. Se si svolge una professione di cura o socialmente utile si ha la sensazione di aver compiuto qualcosa che sia di sostegno alla comunità. Dunque il lavoro dà anche e soprattutto realizzazione e gratificazione. Il tutto non si limita solo alle ricompense pecuniarie, ma va ben oltre.
Tuttavia il mondo del lavoro non è sempre così roseo, anzi molto spesso nasconde delle insidie. Se per molti l’ambiente lavorativo può essere conciliante, per altri è solo un luogo di frustrazione. In Italia, infatti, sono tante le persone che soffrono in silenzio, non accettando più la sfera lavorativa.
La silenziosa Sindrome di Burnout: un italiano su due non riesce a reggere il peso
Fin dalla adolescenza, una persona deve porsi degli obiettivi, cercando di comprendere quanto prima quale possa essere la sua strada. Difatti fin dagli anni scolastici è bene notare quali siano le attitudini e abilità in modo da indirizzarsi verso un determinato percorso di studi o di formazione. Tuttavia non sempre è possibile inserirsi nell’ambito che si desidera. Ripiegare su un impiego poco incline ai propri interessi è più comune di quanto si possa pensare.
Una scelta, però, che può avere delle conseguenze sull’aspetto psicologico. Svolgere una professione che non piace può risultare davvero devastante. La sindrome da logoramento professionale di recente definita Sindrome di Burnout vede il dipendente spegnersi giorno dopo giorno. Il lavoratore, infatti, mostra una forte insofferenza verso la sua attività lavorativa e verso il suo ambiente di lavoro.
Il dipendente perde ogni stimolo, non è intenzionato a svolgere un buon lavoro e molto spesso malsopporta i colleghi. La cause della Sindrome di Burnout possono essere molteplici. In primis l’aver scelto una professione poco incline ai propri interessi, in secondo luogo possono esserci la vita iperattiva, la turnazione eccessiva, la renumerazione non adeguata.
Il problema principale, però, appare un altro. In molti scelgono di soffrire silenziosamente, senza esternare il proprio disagio. Difatti occorrerebbe parlare del proprio disagio. Secondo un recente studio, condotto da Good Habitz solo il 50% dei lavoratori riesce a spiegare i propri problemi di ansia vissuti sul mondo del lavoro.