Chi ha vissuto delusioni non vede l’ora che arrivi anno nuovo. C’è una regola da applicare per chi vuole ritrovare la serenità.
Il 2024 ha fatto capolino da poche ore. Come sempre, quando arriva l’anno nuovo non può che essere inevitabile fare dei bilanci in merito a quanto accaduto nei mesi passati. Questo succede soprattutto se si è stati costretti a dover sopportare delusioni che si sono rivelate davvero cocenti. Dispiaceri che possono riguardare un po’ tutti gli ambiti, dal lavoro agli affetti, anche se non può che fare male se a ferire la nostra fiducia sono state persone che ritenevamo davvero fondamentale.
Non tutti hanno la capacità di dimenticare tutto così facilmente, spesso solo il tempo diventa determinante, anche se allo stesso tempo può essere quasi naturale non riuscire ad approcciare in maniera naturale per timore di soffrire ancora. In realtà, c’è un piccolo trucco da adottare che può essere davvero provvidenziale.
Una “regola” ad hoc per dimenticare le delusioni
Riuscire a risollevarsi dopo una serie di delusioni non è mai semplice, soprattutto se il destino non è del tutto favorevole e ci si trova costretti a dover rinunciare a chi si ama. Questo può fare male a tutte le età, specialmente se si arriva a chiudere una storia con qualcuno con cui si pensava di poter trascorrere gran parte del proprio futuro.
Le persone più emotive possono certamente faticare di più, specialmente perché può bastare anche solo una musica per rievocare un ricordo di un momento piacevole che fa parte del passato. In realtà, c’è un “trucco” da applicare che può essere utile a chi finisce per passare diverse ore a piangere ripensando a quando era felice.
Si tratta della cosiddetta “regola dei 21 giorni“, di cui ha parlato il love coach inglese Matthew Hussey, che per professione dà consigli a chi si trova a soffrire dopo una relazione conclusasi male. Dopo essere tornati single, a suo dire, ci si dovrebbe applicare a seguire la regola del “no contact” per 21 giorni, lasso di tempo ritenuto utile per cercare di metabolizzare l’accaduto.
Lo studioso è convinto che questo possa servire anche all’ex partner per capire se davvero sente la nostra mancanza. Solo in quel caso si potrà provare a riavvicinarsi e a capire se possa valere la pena tornare insieme. A quel punto si ha maggiore consapevolezza dei propri sentimenti e di quello che si vuole.Fare tira e molla dopo l’addio solo perché non si riesce a stare soli ha poco senso e non consente dir ricominciare davvero.
Regola dei 21 giorni: come funziona
Chi pensa che la “regola dei 21 giorni” possa essere banale e non consenta di superare le delusioni sentimentali dovrebbe ricredersi. Non a caso, sono diversi gli psicologi che la approvano e che ritengono possa garantire benefici importanti.
Valutare con una fase di distacco se si senta davvero la mancanza di qualcuno diventa importante: “È solo con l’assenza e la distanza che si può comprendere il valore dell’altro – sono state le parole della dottoressa Elen Benvenuti a ‘Vanity Fair’ –. Nella quotidianità a volte si può dimenticare quanto una persona sia importante”.
Provare a stare soli per tre settimane, quali sono appunto i 21 giorni, può essere determinate per riuscire a ritrovare se stessi, solo se si sta bene da soli infatti si riesce a dare amore a qualcun altro. La separazione consente di capire se ci si sente sollevati dalla fine del rapporto o se invece il partner era davvero quello di cui avevamo bisogno per sentirci bene. Se a prevalere è quest’ultima opzione, allora si potrà ricominciare il rapporto su nuove basi.