Il nuovo studio che allarma i genitori: perché i bambini non dovrebbero passare ore davanti alla tv
Published by
Anna Antonucci
10 mesi ago
Uno studio spiega i motivi per i quali i bambini non dovrebbero passare ore a guardare la tv: scopriamoli tutti
Portare avanti una famiglia al giorno d’oggi non è molto facile. Innanzitutto trovare un’anima gemella con la quale decidere di crearsi un futuro e una famiglia è davvero complesso. Inoltre, i giovani d’oggi, sono molto preoccupati per le condizioni economiche per garantire ad essa una tranquillità e una stabilità tale da poter andare avanti. Sono sempre di meno, infatti, i bambini a nascere nel paese italiano.
Una volta avuti dei bambini, si deve pensare alla loro salvaguardia e soprattutto alla loro educazione. Capita molto di frequente che, per tenerli a bada, li si faccia stare ore davanti alla televisione. Eppure uno studio ha rivelato i motivi per i quali questo processo possa essere dannoso per i bambini, tanto da mettere in allarme tantissimi genitori. Ecco spiegati i motivi che sono emersi da questa analisi.
Bambini e tv: ecco perché non dovrebbero passarci tanto tempo
Un po’ tutti noi siamo cresciuti davanti alla televisione, o per strada inseguendo un pallone, o giocando con amici e amiche. Nel mondo moderno, senza dubbio, ci sono molti più palinsesti dedicati ai bambini, che possono essere visionati su televisioni, tablet e smartphone quando vogliamo. Ma uno studio ha condotto delle analisi, evidenziando come possa provocare degli effetti particolari ai bambini che passano molto tempo davanti alla televisione.
Certo, talvolta è una soluzione per poterli tenere buoni e sbrigare le faccende domestiche, e passare dei minuti di spensieratezza mentre i bambini sono calmi a guardare i loro programmi preferiti. Ma siamo sicuri che a lungo andare, questa possa essere una buona idea? Cosa è emerso da questo studio l’Infant/Toddler Sensory Profile, ovvero un questionario compilato da genitori e anche da caregiver, che ha restituito dei dati estremamente interessanti.
Quali sono i rischi?
Lo studio è stato condotto nelle fasce dei bambini in fascia neonatale e bambini in età un po’ più avanzata e quello che è emerso è davvero preoccupante. Infatti, tra gli effetti che questo comportamento può portare, ci sono ritardi del linguaggio, difficoltà a prendere sonno a causa del bombardamento di luci a cui sono sottoposti, e anche problemi relazionali e comportamentali. Oltre questo, si può generare deficit di attenzione e una soglia di iperattività molto alta.
La stimolazione dello spettro acustico porta un aumento delle risposte cerebrali e, in particolare a bambini affetti da autismo, rischia di generare una forte irascibilità, oltre alla prima citata difficoltà di addormentarsi ma anche di mangiare. Insomma, sarebbe bene limitare le ora davanti a fonti come televisioni, smartphone e cellulari, e scegliere un tipo di intrattenimento molto più interattivo, o al contatto con la natura.