C’è sempre confusione su quali siano le spese che spettano agli studenti fuori sede e quelle al proprietario di casa: facciamo chiarezza
Tanti tra noi sono stati studenti fuori sede: giovani che si spostano dalle proprie città di origine per intraprendere percorsi accademici in diverse località del Paese. E tanti di noi hanno dovuto “combattere” riguardo alloggio e, in particolare, per definire quali siano le spese a carico del proprietario. Facciamo chiarezza.
Molti studenti, al momento di cercare una sistemazione, si trovano di fronte a una serie di costi elevati, tra cui l’affitto mensile, le utenze e le eventuali spese condominiali. Peraltro, proprio negli scorsi mesi, ricorderete la protesta degli studenti fuori sede che si sono accampati fuori dalle sedi delle università più importanti d’Italia, per accendere i riflettori sul caro-affitti. Questo aspetto, infatti, andrebbe a ledere il sacrosanto diritto allo studio
In questo contesto, emerge la questione riguardo quali di queste spese debbano ricadere sulle spalle dei proprietari. Alcuni proprietari immobiliari sostengono che gli affitti già includono una copertura per le spese condominiali e talvolta anche per le utenze. D’altra parte, alcuni studenti lamentano di dover affrontare costi aggiuntivi inaspettati, spesso difficili da sostenere con un bilancio studentesco limitato. Proviamo a fare chiarezza.
Alcuni proprietari sembrano trascurare la manutenzione degli immobili destinati agli studenti fuori sede, creando disagi e richiedendo interventi di riparazione che, secondo alcuni, dovrebbero rientrare nelle responsabilità del locatore. E se alcuni chiedono maggiore chiarezza sulle regole, noi oggi possiamo dirvi che le regole ci sono. Bisogna solo che vengano rispettate e che gli studenti fuori sede facciano valere i propri diritti.
Tutto è sancito dal contratto di locazione per studenti universitari, che è una particolare tipologia di contratto di locazione ad uso transitorio. Non entreremo in merito ai vari diritti e doveri, come il rispetto del canone (chiaro) di locazione e il divieto di subaffittare la casa. Concentriamoci, invece, su quali sono le spese che spettano allo studente (in termine giuridico, conduttore) e al proprietario, dato che spesso su questo tema nascono dissidi e diatribe.
Lo studente che vive in affitto, infatti, dovrà affrontare le spese relative al servizio di pulizia, al funzionamento e alla ordinaria manutenzione dell’ascensore. Nonché, ovviamente, quelle relative ai consumi: fornitura dell’acqua, spese dell’energia elettrica e di riscaldamento e condizionamento dell’aria. Infine, le spese per la fornitura degli altri servizi comuni. Il proprietario, invece, avrà a carico le spese di amministrazione, le eventuali imposte a carico della proprietà come pure le assicurazioni del caseggiato, l’imbiancatura delle parti comuni, la risistemazione del tetto, delle tubature, dei canali di gronda e, infine, le spese che abbelliscono o rendono di maggior pregio l’immobile. Qualche esempio: l’antenna centralizzata, la costruzione di un ascensore o di un impianto di riscaldamento.
Uscita da poco la seconda parte di Emily in Paris con sfondo la dolce Roma,…
Anche tu hai ricevuto questa mail da parte di PayPal? Ti conviene non rispondere: si…
Altro che posto fisso, è questa la professione più ambita di tutte: le aziende sono…
Potrebbero portarti un ottimo guadagno. Queste monete da 2 euro valgono anche fino a 19mila…
Il 2024 è stato un anno ricco di bonus e per alcuni si può ancora…
Ghiottissima opportunità di lavoro: la Fnma cerca nuovi autisti, tutti i dettagli dell'offerta e le…