Bonus prima casa, le previsioni per il 2025: cosa cambia con la prossima Legge di Bilancio

Sono in molti a chiedersi cosa cambierà per il bonus prima casa con la Legge di Bilancio del 2025: le ipotesi al vaglio del Governo.

Uno dei bonus più controversi degli ultimi tempi resta senza ombra di dubbio alcuno il bonus prima casa. Pensata come
agevolazione fiscale per ridurre le imposte dovute sull’acquisto della prima abitazione, col tempo l’obiettivo primario del bonus sembra aver lasciato spazio ad altro, malgrado un’importante riduzione dell’IVA dal 10% al 4% o dell’imposta di registro dal 9% al 2%, nel caso in cui si acquistasse da un privato o un’impresa.

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Bonus prima casa, cosa cambia nel 2025? – Romanews.it

Giusto per rendere l’idea, tra le critiche più frequenti, applicandosi solo a condizioni specifiche, in tantissimi (oltre a lamentare i costi per lo Stato e lo sperpero di denaro pubblico che potrebbe essere dirottato altrove e in maniera più efficace) credono che questa sia un’agevolazione sì, ma solo per chi riesce a soddisfare già un certo livello di reddito. Insomma, l’accesso alla prima casa avrebbe dei limiti strutturali che restano argomento di discussione. C’è da chiedersi però cosa ne sarà del bonus con la Legge di Bilancio del 2025.

Bonus prima casa a rischio? Tutte le ipotesi per il 2025

Innanzitutto va specificato che il bonus prima casa, trattandosi di un’agevolazione permanente, non ha bisogno di proroghe annuali. Un discorso a parte però va fatto per l’agevolazione più vantaggiosa per gli under 36, il cui ISEE non supera i 40.000 euro. Dal 26 maggio 2021 e fino al 31 dicembre 2023, infatti, non solo si applicava l’esenzione integrale dal versamento delle imposte sull’acquisto della prima casa, ma si aveva anche un credito d’imposta pari all’IVA eventualmente corrisposta durante la compravendita.

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La messa a punto della Legge di Bilancio è cruciale – (Foto ANSA) – Romanews.it

Ma non solo. Il decreto Sostegni bis ha stabilito che il bonus prima casa under 36 è valido per gli atti stipulati fino al 31 dicembre 2024 (c’è ancora qualche mese di tempo quindi), ma solo se entro il 31 dicembre 2023 è stato sottoscritto e registrato un contratto preliminare. Tutto questo si traduce in un vantaggio non da poco, ma che non si intravede all’orizzonte. In quest’ottica quindi, la messa a punto della Legge di Bilancio 2025 diventa cruciale.

Importante in tal senso anche il Fondo Consap, grazie al quale sempre i giovani under 36 con ISEE fino a 40.000 euro possono usufruire, sull’acquisto di un immobile fino a 250.000 euro, della garanzia statale pari all’80 per cento. Una percentuale questa però a sostegno anche delle famiglie numerose che potrebbero però perdere tale agevolazione di accesso ai mutui se non venisse riconfermata nella prossima Legge di Bilancio.

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