Partite Iva, al via nuovo strumento di monitoraggio fiscale: controlli serratissimi

Per combattere il fenomeno annoso dell’evasione fiscale, è stato messo a punto un nuovo strumento di monitoraggio: come funziona.

In Italia l’evasione fiscale è una questione spinosa tanto quale la nazionale italiana che negli ultimi Europei di calcio disputatisi in Germania non ha di certo brillato. Insomma, fa infiammare e preoccupare al contempo. La pressione fiscale nel nostro Paese, infatti, è una delle più alte in tutta Europa. Giusto per rendere l’idea, due anni fa era al 42,7% del PIL1, mentre nel 2023 il dato, seppur leggermente in calo col 42,5%1, restava comunque elevato rispetto alla media europea del 39,6% nel 2021.

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Dal 20 settembre cambia tutto per i lavoratori autonomi – Romanews.it

Ovviamente, simili percentuali non giustificano l’evasione fiscale perché, oltre a essere illegale, è un cortocircuito ai danni dei contribuenti che ogni mese pagano le tasse direttamente in busta paga od ogni anno presentando la dichiarazione dei redditi. A proposito delle partite Iva però, dal 20 settembre 2,7 milioni di lavoratori autonomi, professionisti e aziende avranno un nuovo strumento di monitoraggio fiscale nel proprio cassetto fiscale.

Evasione fiscale, scattano i controlli per le partite Iva: cosa cambia

L’obiettivo del nuovo strumento è “stimolare l’adesione al concordato preventivo biennale, offrendo un meccanismo in grado di rilevare il rischio di evasione“, come si legge sul sito specializzato ‘Brocardi‘. Il funzionamento è il seguente: in presenza di “voti bassi”, il rilevatore sarebbe una sorta di strumento di incoraggiamento al fine di arrivare a un accordo con l’Agenzia delle Entrate, evitando così eventuali sanzioni.

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Si può stipulare l’accordo biennale fino al 31 ottobre – Romanews.it

Tutto quello che si deve fare è stipulare un accordo biennale con il Fisco entro il 31 ottobre. In altre parole, attraverso il concordato preventivo biennale i contribuenti potranno pagare le tasse in base a quanto previsto dall’Agenzia delle Entrate, questo significa che le imposte da pagare saranno solo stimate dall’AdE considerando i guadagni medi e non tenendo conto degli effettivi guadagni, il tutto per favorire forme di adempimento spontaneo agli obblighi dichiarativi.

Ma come funziona esattamente? Per prima cosa, i contribuenti soggetti agli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale (ISA) riceveranno una notifica nel loro cassetto fiscale che segnalerà l’introduzione del nuovo sistema di monitoraggio seguendo un meccanismo a semaforo. Tra zero e sei, il colore del semaforo sarà rosso, giallo invece per punteggi tra sei e otto, e verde infine per punteggi che oscillano tra otto e dieci.

In questo modo è possibile valutare il rischio legato a eventuali sanzioni fiscali, principalmente per piccole imprese e lavoratori autonomi. Si stima già infatti che di questi 2,7 milioni di soggetti, 1,5 milioni abbiano un indice inferiore a otto, in particolare tassisti, ristoratori e gestori di stabilimenti balneari, tutte categorie i cui redditi annui dichiarati non vanno oltre i 15.000 euro. L’obiettivo quindi è una maggiore collaborazione tra contribuenti e Agenzia delle Entrate sotto il nome della trasparenza.

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