Paypal, se ti arriva questa mail non rispondere: è una trappola

Anche tu hai ricevuto questa mail da parte di PayPal? Ti conviene non rispondere: si tratta di un tentativo di truffa.

Sono tantissime le persone che al giorno d’oggi si avvalgono di PayPal per i propri acquisti online. Questo servizio di pagamento digitale, infatti, consente di muoversi nel web senza la preoccupazione di perdere cospicue somme di denaro a seguito magari di un annuncio truffaldino su un cellulare o una tv nuova di zecca da centinaia di euro.

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Meglio fare attenzione a questa mail PayPal_ ecco perché – Romanews.it

Insomma, grazie a PayPal è possibile acquistare in tutta serenità. Cosa fare però quando PayPal è potenzialmente oggetto di attacchi informatici ai danni degli utenti? La vicenda parte in realtà almeno dieci anni fa, quando la vittima in questione apre un conto PayPal per ricaricare il credito telefonico come previsto da una specifica offerta grazie alla quale era possibile acquistare un cellulare a rate.

Quando il telefono viene cambiato, ci si dimentica del conto e della relativa carta prepagata che scadeva nel 2019. Tuttavia, al momento della compilazione dell’ISEE, l’Agenzia delle Entrate fa notare come la carta non dichiarata potrebbe contenere denaro che falsa quindi il reale reddito della vittima che si attiva subito per il chiudere il conto ai fini della corretta compilazione dell’ISEE. Ma quello era solo l’inizio.

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Insomma, una volta chiuso il conto sembrava che il peggio fosse passato fino a che non arriva una mail che accerta un credito di 278 euro. Il problema è che per riavere la somma indietro, serve fornire i dati sensibile del contocorrentista, tra questi generalità, documenti di riconoscimento, banca di riferimento e Iban. La commerciante però non ci casca e chiama i numeri di contatto segnalati nella mail, ma senza ricevere risposta.

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Cosa ci insegna la storia di questa commerciante – Romanews.it

A quel punto, compresa la truffa, la vittima cestina la mail fino a che qualche giorno fa non riceve tramite posta una comunicazione che reca i loghi di Lispay e Poste Italiane per i 278 euro sul conto PayPal. Anche in questo caso però, si richiede di fornire i dati sensibili. Il numero fisso di Roma in calce a fine comunicazione però sembra sospetto: prima risulta essere non attivo, il giorno dopo tuttavia allo stesso numero risponde il servizio assistenza Lispay direttamente dall’Italia.

L’operatrice però non ne sa nulla e non può quindi fornire le informazioni sui famosi 278 euro da riscuotere. Insomma, il servizio assistenza non sembra eccellere, motivo per cui la commerciante invia una email ma senza alcun riscontro almeno fino ad ora. Non è chiaro quindi se si tratti di un maldestro tentativo di truffa o di un maldestro tentativo della società di far riscuoter quanto dovuto. In ogni caso, anche se dovessero arrivare comunicazioni direttamente a casa tramite posta, è sempre meglio verificare e accertarsi che non si tratti di una truffa.

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