Da qualche giorno cittadini romani e turisti si interrogano sulla misteriosa “diga” del Tevere sbucata dal nulla.
Sono tantissime le meraviglie di Roma, la caput mundi per eccellenza. In questi giorni poi, grazie alla serie targata Netflix “Emily in Paris” con protagonista la meravigliosa Lily Collins, le bellezze della città eterna stanno risaltando in tutto il loro splendore da uno schermo all’altro.
Insomma, tra il Colosseo, la Fontana di Trevi e il Pantheon, è impossibile non essere colti dalla sindrome di Stendhal passeggiando per le vie di Roma, rese ancora più affascinanti dal Tevere che (come tutti i fiumi delle grandi città che si rispettano) rievoca un’idea intrinseca di civiltà e di vita che avanti, nonostante tutto.
A proposito del Tevere però, in questi giorni non si fa che parlare della misteriosa “diga” comparsa dal nulla e che sta incuriosendo ora dopo ora non solo i turisti (Roma infatti sarà meta gettonatissima fino a dopo il Giubileo), ma anche i cittadini della capitale.
Come detto in precedenza, una diga di sassi sul Tevere sta interrompendo all’altezza dell’isola Tiberina per metà il flusso del fiume. Basta affacciarsi da ponte Garibaldi per vedere questa misteriosa diga che sembra essere per certi versi sbucata proprio fuori dal nulla. Ma come mai ne stanno parlando tutti? In realtà si tratta di una striscia di terra ferma del tutto provvisoria pensata per permettere il passaggio di macchinari che stanno lavorando all’interno di un progetto più grande e promosso dalla Regione Lazio per la messa in sicurezza del Tevere in vista del Giubileo.
Come spiegato da ‘Adnkronos‘, l’intervento in questione costa 3 milioni di euro ed è contenuto all’interno Dpcm Giubileo. un decreto ministeriale ad hoc volto al “ripristino delle infrastrutture idrauliche a protezione dell’isola Tiberina”. Si tratta di un intervento necessario per scongiurare il rischio di allagamento dell’isola dove si trova tra le altre cose l’ospedale Fatebenefratelli.
”È uno strato di pietre per permettere il passaggio di escavatori così che possano lavorare in sicurezza per risistemare la scogliera, così da mettere al riparo da possibili allagamenti quella parte dell’isola solitamente invasa dall’acqua con la piena del fiume” – hanno spiegano dalla Regione così come riportato sempre da ‘Adnkronos‘. Si stima che i lavori si concluderanno a metà ottobre, momento in cui anche nel tratto sotto ponte Garibaldi il Tevere potrà riprendere il suo flusso regolare.
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