Le truffe telefoniche non risparmiano nessuno, nemmeno i vip: la denuncia del famosissimo regista lascia attoniti i fan.
C’è poco da fare: anche la persona perfetta e più informata può andare incontro a un insolito destino. Destino però che accomuna quotidianamente sempre più persone, proprio perché le truffe telefoniche sono ormai all’ordine del giorno e diventano sempre più “raffinate”, al punto da diventare impossibili da riconoscere, se non per un occhio davvero esperto.
Insomma, proprio perché si tratta di un problema dilagante e che può impattare chiunque e in qualsiasi momento, gli hacker sono diventati abilissimi nel camuffarsi rendendo di fatto più che complicato smascherarli. E così nella rete dei truffatori informatici è finito anche un famosissimo regista che tutto si sarebbe aspettato, tranne un raggiro di questo tipo alla sua persona.
Ebbene sì, anche lo storico regista del Maurizio Costanzo Show è stato vittima di una truffa bella e buona. David Riondino, infatti, è stato raggirato per l’acquisto di un telefonino che gli è costato davvero carissimo in tutti i sensi. Come ha raccontato lo stesso Riondino alla stazione dei carabinieri di viale Eritrea, a Roma, per sporgere denuncia, tutto è cominciato con un normalissimo, ma persuasivo, SMS.
Nexi, piattaforma gettonatissima per i pagamenti online, avrebbe inviato al regista un sms attraverso il quale lo si avvisava dell’acquisto di uno smartphone. Smartphone però che Riondino non aveva comprato. Ma non finisce di certo qui. Per essere il più convincente possibile infatti, il messaggio in questione invitava a bloccare il pagamento contattando il servizio clienti. E così Riondino, convinto della buona fede del messaggio, ha chiamato il numero 39 350 8042154 sperando di poter risolvere la questione con un operatore Nexi.
Ed è proprio qui che le cose cominciano a complicarsi. “Il presunto operatore mi guidava al blocco dei pagamenti ma, con un raggiro di parole, riusciva a farmi fare dei bonifici a cui seguiva un messaggio di transazione negata“, ha spiegato Riondino ai carabinieri come riportato dal ‘Corriere della Sera‘. Il problema più grande però è che l’operazione è stata ripetuta per ben 23 volte, inserendo ogni volta un bonifico di 495 euro: “solo successivamente ho constatato che dal mio conto corrente era stata sottratta la somma totale di 11.422 euro”.
Insomma seguendo le indicazioni fornite dal falso operatore per bloccare il pagamento del telefono di 495 euro, in realtà Riondino non ha fatto altro che approvare le varie transazioni trasferendo soldi su un conto fittizio e il tutto senza rendersene nemmeno conto. Per la precisione, 8.442 euro (ovvero 17 bonifici) sono andati a favore di Giuseppina Monetti. I restanti 6 bonifici, e quindi 2.979 euro, invece sono finiti sul conto Lorenza Antonioli, per un totale di quasi 11.500 euro che Riondino ha perso nel giro di nulla.
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