Gli automobilisti possono, almeno per il momento, tirare un sospiro di sollievo: con la proroga della ZTL a Roma cambia tutto.
Ormai da settimane a Roma non si fa che parlare della ZTL, meglio conosciuta come zona a traffico limitato, che (per sua “natura”) mira a ridimensionare il traffico per diverse ragioni che confluiscono però tutte nella tutela della città in questione. In breve, la ZTL è un mezzo efficace (anche se abbastanza controverso sotto certi aspetti) attraverso il quale si cerca di rendere più vivibile il centro storico.
La ratio che regola e guida la ZTL di solito riguarda la tutela del patrimonio storico culturale, incentivando altresì la mobilità sostenibile e limitando al contempo l’inquinamento atmosferico e acustico. Insomma si fa bene non solo alla bellezza urbana, ma anche all’ambiente, due aspetti questi più che urgenti al giorno d’oggi. Il problema però è che una scelta simile non può accontentare tutti, un po’ come sta accadendo in questi giorni a Roma. O almeno, così sembrava.
Proprio perché la lotta al cambiamento climatico sta diventando un tema in agenda sempre più ingombrante e pressante, la ZTL verde a Roma avrebbe l’obiettivo primario di migliorare la qualità dell’aria, limitando in un’ampia parte della città il transito dei veicoli più vecchi e inquinanti. Il clamoroso dietrofront del Campidoglio però, solleva non pochi dubbi sulla sua reale applicazione.
La ZTL Fascia Verde a Roma, infatti, sarebbe dovuta entrare in vigore il 1° novembre 2024, questa data però potrebbe slittare, causando un ulteriore rinvio dell’accensione dei varchi elettronici. Ma a cosa si deve una decisione simile a due mesi dalla data prevista? Ebbene, il ritardo sarebbe stato causato sia dalla mancanza del Piano di risanamento della qualità dell’aria della Regione Lazio che dalla necessità di correggere il sistema Move-In, volto a monitorare proprio moto e auto inquinanti.
Questo implica che i varchi elettronici della ZTL potrebbero essere attivati già ora, ma il sistema ancora non sarebbe completamente operativo generando non poca confusione tra i cittadini. Pur trattandosi al momento solo di ipotesi e congetture, è molto probabile che venga confermata la proroga per i veicoli diesel Euro 4 e benzina Euro 3. Stiamo parlando dei mezzi più inquinanti e per questo motivo esclusi dalla circolazione nelle zone a traffico verde.
In questo modo invece, chi possiede un mezzo diesel Euro 4 e benzina Euro, può ancora continuare a transitare liberamente all’interno della zona a traffico limitato, in attesa di ulteriori sviluppi.
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